Ars Bellica

IMPERI DELL'EST

La Russia, che con le riforme di Alessandro II aveva proceduto nel 1861 all'emancipazione dei servi e nel 1863 aveva represso un'altra insurrezione polacca, nel 1871, crollato in Francia il Secondo Impero, poté rientrare nel grande gioco internazionale pur restando estremamente arretrata rispetto alle altre potenze europee. La lezione della Crimea le era servita. La liberazione dei servi, infatti, era indispensabile per avviare un pur difficile processo di industrializzazione e, come stavano dimostrando il Nord degli Stati Uniti e la Prussia, senza un potenziale industriale era impensabile attuare una politica di guerra o comunque di espansione.
La questione d'Oriente si trasformò negli anni 70 in questione balcanica e rinfocolò gli appetiti delle grandi e meno grandi potenze. Tutto si veniva via via complicando. Dalla Croazia austroungarica alla Grecia impegnata a liberare i suoi territori ancora rimasti sotto la sovranità ottomana, le tensioni si moltiplicavano. L'insurrezione antiturca in Bosnia ed Erzegovina fu infine all'origine della guerra russo-turca del 1877-78. Gli Inglesi, come già in occasione dell'indipendenza greca, si proclamarono solennemente vicini ai cristiani oppressi dei Balcani, salvo poi ritrarsi quando si accorsero che l'arretramento turco favoriva l'avanzata russa. Con la pace di Santo Stefano, nel 1878, la Russia sembrò quasi poter espellere i Turchi dall'Europa. L'Austria e la stessa Inghilterra si incaricarono però di ridimensionare la portata della vittoria zarista: Bismarck, al Congresso di Berlino, si offrì come mediatore e regalò altri quarant'anni di stentatissima esistenza all'impero ottomano. Ora la Serbia, il Montenegro e la Romania erano in tutto e per tutto indipendenti dalla Sublime Porta. Si costituì altresì la Bulgaria. L'Austria, infine, si vide attribuire l'amministrazione della Bosnia.
Nessuno, evidentemente, era soddisfatto. Si capì, soprattutto, che la successione dell'impero ottomano non spettava solo alla Russia e all'Austria, ma anche al turbolento calderone delle nazionalità balcaniche, mosse da reciproche diffidenze e manovrate dalla diverse potenze, fatto, questo, dimostrato dalla presenza di dinastie straniere nella maggior parte dei nuovi stati. Il Risorgimento balcanico, a scoppio ritardato e interconflittuale, fu quindi ingarbugliato dalle interferenze del dissidio austro-russo, della rivalità economica anglo-germanica, del revanscismo francese e persino delle ambizioni del regno d'Italia. Le grandi potenze acuivano la tensione nei Balcani e le risse interbalcaniche (per esempio quella tra il panserbismo e la Grande Bulgaria) acuivano la tensione tra le potenze. Le cose precipitarono nel 1908, quando l'Austria decise l'annessione della Bosnia, suscitando risentimenti in Serbia e in Montenegro, deteriorando definitivamente i rapporti con la Russia e incrinando altresì i legami interni alla Triplice Alleanza italo-austro-tedesca. L'impero ottomano, nonostante il tentativo di modernizzazione attuato con la rivoluzione dei Giovani Turchi, ne fece subito le spese. Si susseguirono, infatti, tra il 1912 e il 1913, ben due guerre balcaniche. Si costituì l'Albania e la Turchia vide sparire quasi tutti i suoi possedimenti europei, ma i belligeranti balcanici si dilaniarono tra loro per spartirsi le spoglie dell'impero turco in territorio europeo. La Serbia, in particolare, ingrandendosi verso sud, coltivava l'ambizione di trasformarsi nel Piemonte dei Balcani. Si mosse contro la Bulgaria, ma favorì Greci e Romeni. Si aggravò allora il contrasto con l'Austria in merito alle terre irredente e popolate dagli Slavi del sud. Questo contrasto veniva non disinteressatamente alimentato dalla diplomazia russa. La prima guerra mondiale era davvero alle porte.

Battaglie

Port Arthur

La battaglia di Port Arthur

8 - 9 febbraio 1904

La battaglia di Port Arthur, dell'8-9 febbraio 1904 fu la battaglia iniziale della guerra russo-giapponese. Iniziò con un attacco notturno di sorpresa lanciato da uno squadrone di cacciatorpediniere della Marina Imperiale Giapponese contro la flotta della Marina Imperiale Russa ancorata a Port Arthur, Manciuria, e continuò con una battaglia di superficie il mattino seguente. La battaglia terminò in maniera non conclusiva e ulteriori schermaglie al largo di Port Arthur continuarono fino al maggio 1904.

Chemulpo

La battaglia di Chemulpo

9 febbraio 1904

Presso il porto di Chemulpo si svolse il 9 febbraio 1904 uno dei primi fatti d'armi nella guerra russo-giapponese, fra le forze navali russe composte dell'incrociatore Varjag e di poche navi minori, e la squadra giapponese del contrammiraglio Uriu, composta di 6 incrociatori e 8 siluranti. Ricevuta l'intimazione di lasciare il porto, le navi russe uscirono al largo e affrontarono valorosamente l'attacco della squadra giapponese. Dopo uno strenuo combattimento, che cagionò gravi danni alle navi russe, queste rientrarono in porto e furono fatte affondare dai propri equipaggi.

Fiume Yalu

La battaglia del Fiume Yalu

1 maggio 1904

La prima grande battaglia della guerra russo-giapponese fu quella dello Yalu combattuta il 1° maggio 1904 e vi furono impegnate: da parte giapponese la 1ª armata agli ordini del Generale Kuroki (9 divisioni di fanteria e la divisione della Guardia, circa 40.000 uomini), da parte russa un distaccamento (Generale Zasulic), composto di 2 divisioni di fanteria e due brigate di cavalleria cosacca (18.000 fanti e 7000 cavalli).

Nanshan

La battaglia di Nanshan

26 maggio 1904

La Battaglia di Nanshan fu uno scontro militare terrestre nell'ambito della guerra russo-giapponese. Fu combattuto nella Penisola di Liaodong pochi km a nord di Port Arthur, in Manciuria. Dal punto di vista dell'influenza sull'andamento globale del conflitto, la vittoria nipponica a Nanshan consentì ai giapponesi di iniziare l'assedio vero e proprio a Port Arthur.

Wafangou

La battaglia di Telissu

14 - 15 giugno 1904

La battaglia di Te-li-Ssu (chiamata anche Battaglia di Wafangou) fu uno scontro militare terrestre nell'ambito della guerra russo-giapponese (1904-1905) combattuto il 14-15 giugno 1904, che vide la vittoria dei giapponesi.

Tashihchiao

La battaglia di Tashihchiao

24 - 25 luglio 1904

La Battaglia di Tashihchiao fu uno scontro militare terrestre di minore importanza nell'ambito della guerra russo-giapponese (1904-1905) avvenuto il 24-25 luglio 1904, che vide la vittoria dei giapponesi.

Hsimucheng

La battaglia di Hsimucheng

31 luglio 1904

La battaglia di Hsimucheng fu uno scontro militare terrestre nell'ambito della guerra russo-giapponese (1904-1905), fu combattuta il 31 luglio 1904 nei pressi del villaggio di Hsimucheng, a circa 20 km dalla città di Haicheng, la battaglia fu vinta dai giapponesi.

Mar Giallo

La battaglia del Mar Giallo

10 agosto 1904

La battaglia del Mar Giallo, o del 10 agosto, fu una delle battaglie navali della guerra russo-giapponese, il prodromo delle grandi vittorie che resero celebre l'ammiraglio Togo.

Liaoyang

La battaglia di Liaoyang

24 agosto - 4 settembre 1904

La battaglia di Liaoyang fu uno scontro militare terrestre nell'ambito della guerra russo-giapponese. Fu combattuto nelle vicinanze di Port Arthur, in Manciuria. Mentre l'Esercito Imperiale Giapponese cingeva d'assedio Port Arthur il generale Oyama si mosse a nord per tentare di assicurare ai giapponesi il controllo della importantissima giunzione ferroviaria di Liaoyang.

Shaho

La battaglia di Shaho

5 - 18 ottobre 1904

La battaglia di Shaho (combattuta nelle vicinanze del fiume Sha in Manciuria), fu una battaglia che, seppur terminata con esito assai incerto, divenne uno dei decisivi punti d'arresto della controffensiva terrestre russa. Decisiva ai fini dello scontro fu l'imprudente decisione di far pubblicare il piano della grande controffensiva russa, sui principali quotidiani di svariati paesi nel mondo. Il vantaggio ricevuto, fu sfruttato a dovere dai nipponici che seppur in inferiorità numerica, riuscirono ad anticipare i russi nelle loro mosse, portando un rapido termine a quella che doveva essere la controffensiva più grande, fino a quel momento, dell'intera guerra russo-giapponese.

Ulsan

La battaglia di Ulsan

14 agosto 1904

La battaglia di Ulsan (chiamata anche battaglia del Mare del Giappone) fu uno scontro navale nell'ambito della guerra russo-giapponese. Cronologicamente parlando si tratta di uno scontro che, posto tra quello del Mar Giallo e quello decisivo di Tsushima, confermerà ancora una volta la superiorità nipponica sul mare in questo conflitto.

Sandepu

La battaglia di Sandepu

25 - 29 gennaio 1905

La Battaglia di Sandepu fu uno dei maggiori scontri militari terrestri nell'ambito della guerra russo-giapponese. Protagonista, in negativo, ne fu ancora una volta la inesplicabile indecisione del generale Kuropatkin, il quale, nonostante il consistente vantaggio conseguito ordinò ai propri uomini di bloccare l'attacco, temendo che il freddo potesse causare una strage. I soldati russi, con il morale alle stelle per la vittoria ormai quasi certa, non riuscirono a capirne le ragioni ma obbedirono rendendo di fatto la battaglia un inutile spargimento di sangue.

Tsushima

La battaglia di Tsushima

27 - 28 maggio 1905

Con questa vittoria contro la flotta russa, il Giappone si afferma come nazione egemone dell'Asia Orientale e si impone all'attenzione mondiale come grande potenza militare.

Varsavia

La battaglia di Varsavia

16 - 25 agosto 1920

La sconfitta dell'Armata Rossa stabilì i confini della Polonia del dopoguerra e fermò l'espansione verso occidente del comunismo.

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