Ars Bellica

Cronologia dal 2001 al 2002

2001

  • (1-I) La Svezia assume la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea.
  • (2-I) La Grecia diventa il dodicesimo Stato membro dell'area dell'euro nell'Unione Europea.
  • (4-I) Riprendono a Washington, con la mediazione del governo americano, i negoziati di pace fra israeliani e palestinesi dell'OLP, destinati tuttavia a interrompersi a causa della scadenza del mandato presidenziale di Clinton.
  • (16-I) In un tentativo di colpo di Stato in Congo, presumibilmente promosso dai seguaci del precedente regime guidato da Mobutu, viene ucciso il presidente Laurent Desiré Kabila.
  • (20-I) Il repubblicano George Bush è il quarantatreesimo presidente USA. Nel suo discorso di insediamento, ispirato al tema della riconciliazione, si appella ai valori dell'unità, della civiltà, della compassione e del coraggio.
    La Corte Suprema di Manila revoca il mandato al presidente filippino Joseph Estrada accusato di «saccheggio economico». Al suo posto giura fedeltà come presidentessa l'ex vice presidente Gloria Macapagal Arroyo. Si apre una fase di grave crisi politica nel paese.
  • (21/23-I) Catastrofe ecologica a causa della perdita di petrolio (655 mila litri di gasolio e combustibili altamente inquinanti) da parte di una nave arenatasi al largo delle coste delle isole Galapagos (Ecuador). Viene proclamato lo stato di emergenza per tentare di arginare i danni del disastro.
  • (25/28-I) Si svolge a Davos (Svizzera) il trentunesimo Forum dell'élite economica e politica mondiale. E' in discussione la situazione economica mondiale, resa preoccupante dai segnali di recessione americana. Mentre la città è presidiata dalle forze di polizia, il movimento «no global», il «popolo di Seattle» organizzano manifestazioni di protesta nei dintorni di Davos e in altre località della Svizzera.
  • (26/29-I) Gravissimo terremoto (7,9 gradi della scala Richter) nella regione del Gujarat nell'India nord-occidentale. Si stimano fra 30 mila e 100 mila morti, una delle maggiori catastrofi ambientali di tutta la storia indiana.
  • (29-I) Muore a 94 anni, nell'ospedale cantonale di Ginevra, Maria José ultima regina d'Italia.
  • (31-I) La Germania decide l'abbattimento di 400 mila bovini per arginare la diffusione del morbo della «mucca pazza» che ha colpito molti paesi europei, fra cui l'Italia, e in adesione all'invito dell'Unione Europea di eliminare circa due milioni di animali a rischio in tutti i paesi membri.
  • (3-II) Nasce in Italia il nuovo movimento politico della «Margherita» guidato da Francesco Rutelli e formato dalle forze di centro dell'Ulivo (Ppi, Udeur, Rinnovamento Italiano e Democratici). Il movimento si propone di contribuire alla sconfitta del centro-destra alle prossime elezioni politiche.
  • (6-II) In Israele è eletto primo ministro il leader della destra Ariel Sharon con il 62,5% dei voti, contro il 37,5% dell'ex-premier laburista Ehud Barak. Si aggrava la tensione con il movimento nazionale palestinese di Arafat, che considera il nuovo leader un nemico del processo di pace.
  • (8-II) A causa della diffusione del morbo di «mucca pazza», il Giappone mette al bando le carni europee, facendo seguito ad un analogo provvedimento del governo australiano.
  • (22-II) Nuovi attentati dell'ETA a San Sebastian nei Paesi Baschi provocano due morti. Il movimento separatista continua a perseguire la sua tradizionale strategia terroristica, nonostante i tentativi di dialogo e di pacificazione in corso. Nello stesso giorno viene arrestato in Francia il presunto capo militare dell'ETA Xavier Garcia Gaztelou detto «Txpote».
  • (24-II) A Kandahar, in Afghanistan, vengono lapidate in piazza due donne accusate di adulterio. Il regime dei talebani prosegue nella sua politica di discriminazione e di violenta repressione contro le donne.
  • (26-II) I paesi dell'Unione Europea sottoscrivono il Trattato di Nizza, che modifica il precedente trattato sull'Unione Europea e i trattati costitutivi delle Comunità Europee. È una tappa importante nel processo di integrazione politica del continente.
  • (27-II) In Afghanistan il governo dei talebani ordina la distruzione delle antiche e gigantesche statue dei Buddha scavate dai monaci buddisti in una parete rocciosa a Bamayan, ridosso dell'Hindu Kush. L'ordine verrà eseguito nei giorni seguenti, con l'uso di cannoni e di esplosivi.
  • (3/4-III) Nel corso del G 8 sui temi ambientali riunito a Trieste si attenuano i contrasti fra Europa e Stati Uniti relativamente al problema della riduzione dei gas inquinanti responsabili dell'«effetto serra». Anche gli USA concordano sulla ratifica del protocollo di Kyoto sul clima del 1997. Nel documento finale non sono tuttavia definite iniziative concrete. Vi è accordo sugli obiettivi, ma non sugli strumenti per conseguirli.
  • (4-III) Il governo della Macedonia annuncia la chiusura di tutti i valichi di confine con il Kosovo. E' in corso una grave crisi politico-militare nei rapporti fra la Macedonia e le forze kosovaro-albanesi, sia interne sia esterne al paese. La NATO e l'Unione Europea tentano con grandi difficoltà di contenere la crisi che rischia di mettere in pericolo la stabilità di tutta l'area dei Balcani.
    Nel corso di un referendum popolare la Svizzera respinge l'ipotesi di adesione immediata del paese all'Unione Europea. E' contrario all'adesione il 78% degli svizzeri. Il governo precisa come questa decisione non precluda un futuro ripensamento.
  • (7-III) In Israele Ariel Sharon vara il suo governo di unità nazionale, di cui fanno parte Likud, partito laburista, partito confessionale Shas, movimento degli immigrati russi e altre tre formazioni di destra. L'ex-premier laburista Simon Peres è ministro degli esteri.
  • (11/18-III) Le elezioni amministrative in Francia segnano un successo del centro-destra. Importanti eccezioni sono rappresentate dal voto a Parigi e Lione, dove si affermano i candidati della sinistra. L'estrema destra subisce una grave sconfitta, con la perdita di Tolone, la più importante città conquistata nelle precedenti elezioni comunali del 1995.
  • (14-III) Il nuovo presidente americano Bush, sotto la pressione dei gruppi di interesse industriali e del partito repubblicano, ritratta l'adesione USA al protocollo di Kyoto sulla riduzione dei gas serra. Si apre una dura polemica con le forze ambientaliste e si sviluppano nuovi contrasti con i governi europei favorevoli alla ratifica del protocollo.
  • (15/17-III) Si svolge a Napoli il Global Forum dell'OCSE dedicato ai temi dell'e-government. Vi partecipano 900 delegati in rappresentanza di 122 paesi. Nel corso dei lavori si svolgono violenti scontri tra dimostranti anti-globalizzazione e forze dell'ordine.
  • (20-III) In Argentina, preda di una grave recessione e oppressa da un gigantesco debito estero, assume il ministero dell'economia Domingo Cavallo, già «padre» del modello monetario fondato sulla parità fra dollaro e peso. Si tenta così di fronteggiare la sempre più grave crisi economica e sociale del paese.
  • (27-III) A Mogadiscio, in Somalia, miliziani anti-governativi uccidono 10 persone e rapiscono 6 funzionari ONU e tre membri di un'organizzazione umanitaria. Il paese è sempre più preda della violenza e dell'anarchia.
  • (29/30-III) Disastro ecologico nel Mar Baltico: 2000 tonnellate di petrolio fuoriescono da una nave al largo della città tedesca di Dasser Ort. Il vento rende difficile il contenimento della chiazza oleosa inquinante.
  • (1-IV) L'ex presidente iugoslavo Slobodan Milosevic è arrestato all'alba nella sua casa dopo un assedio durato 36 ore. Milosevic è accusato di crimini contro l'umanità e dovrà essere consegnato dal nuovo governo di Belgrado al Tribunale penale per i crimini di guerra nell'ex-Iugoslavia.
    Riprendono in tutti i territori occupati le dimostrazioni palestinesi e gli scontri armati con l'esercito israeliano. Si apre una fase di grave crisi politica e militare, mentre le prospettive di pace fra Israele e Autorità palestinese diventano sempre più difficili e precarie.
  • (10-IV) In Olanda è approvata una legge che legalizza la pratica dell'eutanasia, che é di fatto da molti anni tollerata nel paese (il primo caso reso pubblico risale al 1973).
  • (11-IV) Unione Europea e Stati Uniti raggiungono un accordo che, dopo nove anni di controversie, mette fine alla cosiddetta «guerra delle banane».
  • (21/22-IV) Si svolge a Quebec City, in Canada, il vertice dei leaders dei 34 paesi del continente americano. L'accordo finale prevede la realizzazione di un'area di libero cambio entro il 2005. Durante il vertice si verificano duri scontri fra le forze di polizia e migliaia di manifestanti anti-globalizzazione.
  • (25-IV) L'ex-presidente delle Filippine Joseph Estrada è arrestato a Manila con l'accusa di corruzione e «saccheggio» delle finanze pubbliche nei suoi trentuno mesi di presidenza. Estrada rischia ora la pena di morte.
  • (26-IV) Si aggrava l'endemica guerra civile nello Sri Lanka, con oltre 180 morti in violenti scontri fra l'esercito regolare e i guerriglieri separatisti Tamil. Il movimento separatista annuncia la fine della tregua unilaterale proclamata quattro mesi prima.
  • (4-V) Scontri tra l'esercito israeliano e i militanti palestinesi: si apre una nuova fase di tensione e di conflitto nei territori occupati, nonostante i tentativi di mediazione da parte del governo americano e dell'Unione Europea.
  • (6-V) In un attentato dell'ETA a Saragozza viene ucciso il presidente del partito popolare dell'Aragona Manuel Giménez Abad. E' la ventinovesima Vittima del movimento separatista basco dal novembre 1999.
  • (8-V) Ad Argun, a sud-est della capitale Grozny, numerosi morti e feriti in scontri fra i militari russi e i guerriglieri indipendentisti ceceni. La guerriglia cecena e la repressione militare russa continuano ad insanguinare la regione, mentre non riesce a decollare il processo di pace.
  • (12-V) A Mogadiscio nel corso di scontri fra forze governative e miliziani del leader tribale Hussein Aidid si hanno 80 morti e oltre 200 feriti. E' ormai dal 1991 che la Somalia è sconvolta dai conflitti armati fra i diversi clan tribali.
  • (14-V) Nelle elezioni politiche in Italia il centro-destra della Casa delle libertà guidato da Silvio Berlusconi ottiene un netto successo contro la coalizione di centro-sinistra dell'Ulivo con il 42,5% dei voti al Senato e il 45,4% alla Camera. Forza Italia, il partito del leader, si rivela il primo partito italiano. Il leader politico e imprenditore televisivo si appresta così ad assumere, per la seconda volta dopo il 1994, la guida del paese.
    Le elezioni politiche nei Paesi Baschi vedono il successo dei nazionalisti moderati (42% di voti) e il crollo del partito Euskal Herritarrok, il «braccio» politico dei terroristi dell'ETA. Anche i partiti popolare e socialista, fautori di un processo di riconciliazione, sono tuttavia «puniti» dal voto popolare.
    Si apre a Bruxelles la III Conferenza delle Nazioni Unite per i paesi meno sviluppati. I temi in discussione sono quelli dell'aiuto economico, della cancellazione del debito, dell'accesso al mercato globale e della lotta all'AIDS.
  • (17-V) A Mosca si svolge un incontro fra la Russia e l'Unione Europea. Si intensificano le relazioni fra le due aree geo-politiche.
  • (18-V) In Afghanistan il regime dei talebani costringe alla chiusura l'ospedale aperto nel nord del paese da Gino Strada, il medico italiano a capo dell'organizzazione umanitaria Emergency.
  • (2-VI) Nel palazzo reale di Kathmandu, in Nepal, il principe Dipendra, uno dei figli del re, uccide i genitori, il fratello, la sorella e altre sei persone. Dopo la strage, Dipendra viene nominato successore del sovrano defunto dal comitato dei saggi del regno, mentre un fratello dello stesso sovrano ucciso è dichiarato reggente.
  • (7-VI) Nelle elezioni politiche inglesi si conferma la prevalenza dei laburisti sui conservatori con il 44% dei voti e il premier Tony Blair ottiene un secondo mandato. I liberaldemocratici ottengono un grande successo con il 17% dei consensi elettorali.
    L'Unione Europea approva il protocollo di Kyoto sulla riduzione dell'emissione dei gas serra. E' in atto su questi temi una controversia con gli Stati Uniti, contrari alla ratifica del trattato.
    L'ex-presidente argentino, il peronista Carlos Menem, è arrestato con l'accusa di traffico internazionale di armi. Gli episodi contestati si riferiscono alla Croazia per gli anni 1991-93 (guerra nei Balcani) e all'Ecuador per il 1995 (conflitto con il Perù).
  • (9-VI) Nelle elezioni presidenziali in Iran trionfa il riformista Mohammed Khatami, con 21 milioni di voti su 28 milioni di votanti (75% delle preferenze). E' una dura sconfitta per la classe dirigente religiosa e integralista del paese.
  • (10-VI) Nasce in Italia il nuovo governo di centro-destra presieduto da Silvio Berlusconi. Ne fanno parte 10 ministri di Forza Italia, 5 di Alleanza Nazionale, 3 della Lega, 2 del Biancofiore e 5 tecnici. Il segretario di AN, Fini, è vicepresidente del consiglio.
  • (14-VI) I rappresentanti dell'Unione Europea e quelli degli Stati Uniti si incontrano a Goteborg, in Svezia, per discutere le relazioni economiche e politiche fra le due aree.
  • (15/16-VI) Il Consiglio Europeo si riunisce a Goteborg, in Svezia. Nel corso del vertice viene confermato il processo di allargamento dell'Unione; viene delineato il processo di riforme istituzionali; è evidenziata la questione ambientale in una dimensione globale; è sottolineato il ruolo internazionale dell'Unione rispetto alle crisi in atto in Medio Oriente e nei Balcani.
  • (18-VI) In Bulgaria l'ex-re Simeone II, alla guida del nuovo partito (creato appena due mesi prima) Movimento nazionale, ottiene una grande vittoria nelle elezioni politiche, con più del 43% dei voti. La coalizione di centro-destra uscente non raggiunge neppure la metà dei voti del nuovo partito.
  • (21-VI) Il governo Berlusconi ottiene la fiducia dalla Camera dei deputati, con 351 si, 261 no e un astenuto.
  • (25-VI) L'Unione Europea decide la sospensione degli aiuti finanziari alla Macedonia fino alla conclusione di una tregua militare e di un accordo politico con la componente albanese del paese.
    Nelle elezioni regionali siciliane netta vittoria del candidato della Casa delle Libertà Salvatore Cuffaro, il 60% dei voti contro il 40% del suo rivale di centro-sinistra Leoluca Orlando.
  • (28-VI) Il governo di Belgrado consegna l'ex-presidente Milosevic al Tribunale penale internazionale dell'Aja che dovrà processarlo per i crimini compiuti durante la guerra civile iugoslava.
  • (30-VI) In Italia, al termine del processo per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 (16 morti e 87 feriti: l'inizio di una drammatica fase di «strategia della tensione»), la seconda sezione della Corte di Assise di Milano emette tre sentenze di ergastolo, di cui una in contumacia, contro esponenti del terrorismo neo-fascista.
  • (1-VII) Il Belgio assume la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione Europea.
    La Fiat dà inizio alla «scalata» di Montedison, destinata a concludersi con successo con l'offerta pubblica di acquisto alcune settimane dopo. E' un momento importante del ridisegno complessivo del panorama del grande capitalismo italiano.
  • (5-VII) Dopo 5 mesi di scontri sanguinosi, entra in vigore un primo accordo di tregua fra governo della Macedonia e guerriglieri albanesi dell'UCK, che si dichiarano disposti a consegnare le proprie armi ai soldati della NATO.
  • (6-VII) La Turchia decide l'abolizione della pena di morte, sostituendola con l'ergastolo. E' un passo importante per rendere possibile l'ingresso del paese nell'Unione Europea.
  • (15-VII) Il presidente dell'Autorità palestinese Arafat e il ministro degli esteri israeliano Peres si incontrano al Cairo per discutere su come fermare la violenza nei territori, senza raggiungere alcun risultato concreto. La spirale degli attentati terroristici palestinesi e della repressione israeliana è ormai sempre più incontrollabile, nonostante i tentativi di mediazione internazionale in corso.
  • (16-VII) India e Pakistan rompono le trattative in corso sulla questione della regione contesa del Kashmir, dove è in atto un'endemica guerra civile fra indiani e musulmani. Si profila una pericolosa situazione di crescente tensione fra le due potenze nucleari confinanti.
  • (19-VII) Si tiene a Genova, in un clima di tensione per le proteste annunciate dai movimenti anti-globalizzazione, il vertice del G 8 dedicato alla discussione sull'andamento dell'economia mondiale e sui problemi del sottosviluppo. Durante i lavori si verificano gravi scontri di piazza, un manifestante è ucciso dalle forze dell'ordine, frange di manifestanti (black blok) si abbandonano a vandalismi e la repressione di polizia assume forme particolarmente violente. Nei giorni seguenti la Procura di Genova apre un'inchiesta sugli avvenimenti, mentre esplode la polemica in parlamento e nel paese e lo stesso governo decide di avviare un'ispezione nella città.
    In Afghanistan il governo islamista e fondamentalista dei talebani vieta l'importazione di trenta tipi di prodotti tecnologici e ludici, sostenendo che sono contrari alla Sharia, la legge islamica. Fra questi vi sono computer, televisori, film, antenne satellitari, strumenti musicali, audio e videocassette, carte da gioco.
  • (23-VII) In Indonesia, il più popoloso paese islamico del mondo, è eletta presidente una donna, Megawati Sukarnoputri, leader del Partito democratico di lotta e figlia dell'ex-presidente Sukarno, «padre» dell'indipendenza indonesiana nel secondo dopoguerra. Si avvia così alla soluzione la grave crisi istituzionale da tempo in atto nel paese.
  • (26-VII) Il governo degli Stati Uniti boccia il protocollo per l'attuazione del trattato ONU del 1972 che vieta l'utilizzo delle armi batteriologiche, pur dichiarando di condividere ancora in linea di principio i contenuti del trattato.
  • (28-VII) Telecom, la principale azienda italiana di telecomunicazioni, passa sotto il controllo di Pirelli e Benetton, che acquistano per 14 mila miliardi il 100% della Bell, la finanziaria lussemburghese che controlla Olivetti e il gruppo Tlc.
  • (30-VII) In Argentina vene decisa la riduzione del 13% dei salari e delle pensioni pubbliche superiori ai 500 pesos. Si tratta di estremi tentativi di arrestare la corsa del paese verso la bancarotta finanziaria.
  • (1-VIII) Centocinquantamila palestinesi partecipano ai funerali delle otto vittime del raid israeliano a Nablus volto ad eliminare due dirigenti del movimento Hamas. La tensione nei territori è altissima e il processo di pace è ormai in piena crisi.
    In Italia le commissioni affari costituzionali di Camera e Senato danno il via libera all'indagine conoscitiva sulle violenze durante la riunione del G 8 a Genova del mese precedente. Faranno parte della commissione di indagine 36 parlamentari scelti all'interno delle due commissioni.
    In Germania una legge legalizza i matrimoni fra omosessuali. Molte coppie si apprestano a regolarizzare la loro unione.
  • (2-VIII) Il Tribunale dell'Aja per i crimini nella ex Iugoslavia condanna a 46 anni di carcere il generale serbo bosniaco Radislav Krstic, capo delle forze armate che nel 1995 occuparono Srebrenica, giudicato responsabile di genocidio. E' la prima condanna per genocidio in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale.
  • (3-VIII) In Italia la Camera dei deputati approva il nuovo testo sul diritto societario presentato dal governo Berlusconi, che depenalizza il falso in bilancio. Dure critiche delle opposizioni alle nuove norme. Esplode nuovamente la polemica sul "conflitto di interessi" che concerne il presidente del consiglio.
  • (8-VIII) In Bolivia, dopo le dimissioni per malattia del presidente Hugo Banzer, il giovane vice-presidente Jorge Quiroga è eletto nuovo capo dello Stato, fino alla scadenza del mandato presidenziale prevista per l'agosto 2002.
  • (9-VIII) Un attentatore suicida palestinese si fa esplodere in un ristorante di Gerusalemme, provocando 16 morti e molti feriti. Nelle ore successive scatta la rappresaglia israeliana, con bombardamenti aerei su uffici e strutture dell'Autorità nazionale palestinese. Si innesca una nuova spirale di attentati e rappresaglie.
  • (13-VIII) A Skopje in Macedonia il governo e i partiti albanesi firmano un accordo politico generale per mettere fine a sei mesi di guerra civile. E' imminente l'arrivo nel paese di truppe NATO incaricate della raccolta delle armi dei guerriglieri dell'Uck.
  • (14-VIII) In Irlanda l'IRA ritira la sua proposta di disarmo, dopo il «no» dei partiti protestanti che hanno giudicato la proposta insufficiente. Il processo di pace è così nuovamente bloccato.
  • (30-VIII) Giornata nera per le Borse americane ed europee. In Italia i mercati finanziari scendono ai livelli più bassi dal novembre 1999. I timori di recessione mondiale sono all'origine del crollo dei listini.
  • (31-VIII) Si apre a Durban in Sudafrica la conferenza ONU sul razzismo. Solo dopo molte polemiche e trattative si giungerà ad un testo conclusivo comune. Particolarmente aspra la polemica sulle accuse di razzismo al governo israeliano per la sua politica verso i palestinesi.
  • (10-IX) In Afghanistan muore per un attentato il capo della resistenza contro il regime dei talebani Ahmad Shah Mas'ud. Non si arresta tuttavia la lotta armata dell'opposizione contro il governo di Kabul.
  • (11-IX) Terrore negli Stati Uniti: quattro aerei di linea americani sono dirottati da terroristi islamici; due si schiantano contro le Torri Gemelle (sede del World Trade Center) di New York, che crollano poco dopo, un terzo sul Pentagono a Washington, il quarto precipita in Pennsylvania. I morti e i feriti sono parecchie migliaia. Il presidente Bush dichiara che gli attentati sono un «atto di guerra» e accusa come responsabili lo sceicco saudita Osama Bin Laden, capo dell'organizzazione islamista terroristica Al Qaida, e il regime afghano dei talebani che li ospita.
  • (17-IX) Alla riapertura della Borsa di New York, rimasta chiusa per sei giorni a causa degli attentati alle Torri Gemelle, gli indici perdono più del 7%. Si apre una fase economica molto difficile, segnata dagli effetti congiunti della recessione in atto e delle nuove minacce del terrorismo internazionale.
  • (21-IX) Si riunisce a Bruxelles in Belgio un Consiglio Europeo straordinario per discutere la situazione internazionale prodotta dagli attentati dell'11 settembre negli Stati Uniti e possibili iniziative comuni per fare fronte al terrorismo internazionale.
  • (23-IX) Il governo USA revoca le sanzioni imposte nel 1998 a Pakistan e India per gli esperimenti nucleari compiuti dai due paesi. La decisione mira a premiare il Pakistan per la collaborazione offerta alla guerra contro il terrorismo.
  • (27-IX) Il governo italiano è battuto alla Camera sulla nuova legge relativa alle rogatorie internazionali. L'opposizione accusa la maggioranza di volere un provvedimento che, rendendo più difficili le trasmissioni di atti e documenti da parte della magistratura di altri paesi, corrisponde agli interessi processuali del presidente del consiglio e di alcuni suoi collaboratori.
  • (1-X) Sanguinoso attentato suicida nella sede del parlamento indiano rivendicato da un gruppo islamico. L'India accusa il Pakistan di connivenza con gli attentatori. Si apre un periodo di crescente tensione e di scontri armati fra India e Pakistan per l'irrisolta questione del Kashmir.
  • (2-X) Primo caso di contagio da antrace negli Stati Uniti. Si diffonde la paura di una nuova escalation terroristica attraverso le armi batteriologiche. Nei giorni seguenti il contagio si estende, ma emerge progressivamente l'ipotesi di una «pista interna» (americana, non riconducibile al terrorismo islamista) nella ricerca delle responsabilità.
  • (7-X) Dopo la mancata risposta all'ultimatum americano ai governanti talebani perché consegnino lo sceicco Bin Laden, hanno inizio i bombardamenti americani e inglesi sull'Afghanistan. Si apre una fase di guerra contro il terrorismo internazionale, che il governo americano prevede molto lunga e destinata a colpire altri paesi oltre all'Afghanistan.
  • (9-X) In Italia il parlamento autorizza la partecipazione italiana alle operazioni militari in Afghanistan contro il terrorismo. Vota a favore anche l'opposizione dell'Ulivo.
  • (12-X) Il Premio Nobel per la pace è assegnato alle Nazioni Unite e al Segretario generale Kofi Annan.
  • (13-XI) In Afghanistan la capitale Kabul è occupata dalle forze dell'Alleanza del Nord, dopo una lunga fase di bombardamenti americani e di avanzata terrestre. Il regime dei talebani, alleato del movimento islamista Al Qaida capeggiato da Bin Laden, è ormai sostanzialmente sconfitto.
  • (19-XI) Il governo argentino procede ad una massiccia ristrutturazione del debito pubblico, a cui non è più in grado di fare fronte né per il pagamento degli interessi né per la restituzione dei capitali.
  • (3-XII) Il governo argentino decide di limitare a 250 dollari settimanali la quantità di denaro che ogni cittadino potrà ritirare dalla sua banca. L'Argentina si avvia alla bancarotta e la crisi sociale coinvolge ormai anche i ceti medi. Nei giorni seguenti il FMI rifiuta di erogare nuovi aiuti, in assenza di un piano credibile di risanamento e sviluppo del paese.
  • (4-XII) A Bonn, nella conferenza internazionale sul futuro politico dell'Afghanistan, i delegati raggiungono un accordo sul governo di transizione dopo la caduta del regime talebano.
  • (6-XII) Ha fine l'ultima resistenza talebana con la resa della città di Kandahar. Il capo del regime afghano Omar e lo sceicco Bin Laden riescono tuttavia a sottrarsi alla cattura.
  • (13-XII) Sciopero generale in Argentina contro le restrizioni bancarie decise il 3 dicembre. La protesta popolare contro la politica del presidente De la Rua si estende in tutto il paese.
  • (14/15-XII) Si svolge a Laeken, presso Bruxelles in Belgio, il Consiglio Europeo. Viene deciso l'invio di una forza militare dell'Unione in Afghanistan, per contribuire alla stabilizzazione del paese dopo la fine del regime dei talebani. La decisione più importante assunta nel vertice è però l'istituzione di una Convenzione per giungere nell'arco di un anno all'elaborazione di proposte per la riforma istituzionale dell'Unione e, in sostanza, di un'ipotesi di Costituzione comune dei paesi membri. Alla presidenza della Convenzione è nominato il francese Valéry Giscard d'Estaing.
  • (19-XII) Gravissimi scontri di piazza, con morti e feriti, a Buenos Aires e nelle altre città argentine. Il ministro dell'economia Domingo Cavallo annuncia le sue dimissioni. La caduta del governo del presidente De la Rua appare ormai imminente.
  • (21-XII) India e Pakistan ritirano i rispettivi ambasciatori e ammassano le truppe e i missili ai confini. La crisi per la questione del Kashmir rischia di tramutarsi in una nuova guerra fra i due paesi.
  • (22-XII) Sulla base degli accordi di Bonn, si insedia a Kabul il nuovo governo afghano presieduto dal leader di etnia pashtun Hamid Karzai. È composto da tutte le principali forze che hanno contribuito al rovesciamento del regime dei talebani.
    Dopo le dimissioni del presidente De la Rua, travolto dalla crisi economica e finanziaria e dalla protesta popolare, e una breve fase di transizione, è eletto nuovo presidente dell'Argentina il peronista Adolfo Rodriguez Saa, che promette una politica di risanamento e nuove elezioni.
  • (30-XII) Dopo pochi giorni dalla sua elezione, anche il peronista Adolfo Rodriguez Saa si dimette a causa del mancato accordo con i governatori delle province. L'Argentina appare ormai in stato di bancarotta finanziaria e in condizioni di caos e ingovernabilità politica.
  • (31-XII) Ultimo giorno dei vecchi sistemi monetari nazionali in 12 paesi dell'Unione Europea. È imminente l'entrata in circolazione dell'euro, la moneta unica europea. Si tratta di una svolta storica per l'Europa e per il mondo, che si colloca nella prospettiva di una vera e propria integrazione politica continentale.

2002

  • (2-I) In Argentina, in meno di due settimane si alternano alla «Casa Rosada», dopo De La Rua, tre presidenti: il peronista Puerta, Rodriguez Saa e Camano, che convoca la sessione del Congresso in vista della nomina del nuovo presidente. Viene eletto Eduardo Duhalde, peronista, governatore di Buenos Aires. Egli vara severe misure economiche e svaluta del 30% il peso.
  • (5-I) In Italia, il ministro degli Esteri Renato Ruggiero si dimette dopo mesi di aspre polemiche con altri rappresentanti del governo e con il premier Berlusconi sull'atteggiamento dell'Italia rispetto all'Europa comunitaria.
  • (8-I) Crisi di governo in Estonia: si dimette il premier Mart Laar per dissensi in seno alla sua coalizione riguardanti la politica del governo in vista dell'adesione all'Unione Europea prevista per il 2002. La decisione era già stata presa lo scorso 19-XII dopo una frattura all'interno della coalizione tripartitica di centro destra che sosteneva il governo dal marzo del 1999.
  • (10-I) In Colombia, falliscono le trattative, in corso da tre anni tra il governo colombiano e le Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc), che controllano la parte meridionale del paese e sono accusate di essere responsabili del traffico di eroina e di sequestri di persona.
  • (11-I) In Kosovo, il leader moderato Ibrahim Rugova, pur essendo l'unico candidato alla presidenza, neppure alla terza votazione riesce ad assicurarsi la maggioranza dei voti.
  • (19-I) Nel Sudan, il governo firma con i ribelli separatisti del sud del paese un accordo per il cessate il fuoco della durata di sei mesi.
    Bulgaria: si insedia alla presidenza Gheorghi Parvanov, ex presidente del Partito socialista bulgaro, vincitore alle presidenziali del novembre 2001.
  • (21-I) Nell'Irlanda del Nord, i rappresentanti del Sinn Fein Gerry Adams, Martin McGuinness, Pat Doherty e Michelle Gildernew, accedono per la prima volta al parlamento britannico. Dure le contestazioni dei coservatori britannici.
  • (29-I) Crisi di governo in Albania: si dimette il premier socialista Ilir Meta.
  • (31-I) A Porto Alegre (Brasile) si apre il Forum social mundial, momento di incontro di tutti i gruppi "no-global". Tra i temi che verranno discussi la lotta al terrorismo, la guerra in Afghanistan, la crisi economica in Argentina; tra le proposte la collaborazione e l'aiuto ai paesi in via di sviluppo, la riorganizzazione delle produzioni agricole rinunciando agli OGM, e soprattutto la ridefinizione di un nuovo sistema di governo mondiale riequilibrando le istituzioni. Parallelamente a New York i leader della politica e dell'economia mondiale terranno il Forum mondiale economico (World Economic Fund).
  • (12-II) Presso il Tribunale Internazionale de L'Aja inizia il maxi-processo all'ex presidente iugoslavo Milosevic, accusato di crimini contro l'umanità durante la guerra in Kosovo e nei conflitti in Croazia e Bosnia.
  • (17-II) In Nepal, attacco dei ribelli maoisti, che lottano per abolire la monarchia costituzionale e la repubblica parlamentare e instaurare una repubblica comunista. Il bilancio è di oltre 130 morti fra poliziotti e soldati. È il più grave episodio di violenza da quando, nel novembre 2001, la ripresa degli attacchi dei ribelli aveva indotto il sovrano Gyanendra a dichiarare lo stato di emergenza.
  • (25-II) In Colombia viene rapita Ingrid Betancourt, ex senatrice e candidata dei verdi alle prossime elezioni di marzo. Spregiudicata e coraggiosa, la sua campagna elettorale si basa sulla lotta contro l'aids e la narcomafia.
  • (28-II) A Bruxelles iniziano i lavori della Convenzione europea per redigere la Costituzione dell'Unione Europea. Presidente V. Giscard d'Estaing, vicepresidente G. Amato, delegato italiano G. Fini.
    Lira: l'addio, dopo due secoli. Nata nel 1806, pesava cinque grammi. Dal 28-II a mezzanotte lascia il posto all'Euro.
  • (1-III) In India esplode la violenza religiosa tra induisti e musulmani dopo che un commando di musulmani ha attaccato e incendiato un treno carico di fondamentalisti hindu, uccidendo 58 persone.
  • (3-III) La Svizzera, rompendo il tradizionale isolazionismo, sancisce con un referendum popolare il suo ingresso nell'ONU.
  • (4-III) Nel Kosovo, viene formalizzata l'ascesa alla presidenza di Ibrahim Rugova, eletto alle consultazioni del novembre 2001. Entrano nel nuovo governo il partito di Rugova (Lega democratica del Kosovo) con il PDK (Partito democratico del Kosovo) e l'Alleanza per il futuro del Kosovo, legati ai nazionalisti albanesi.
  • (13-III) Medio Oriente: 14 dei 15 membri del Consiglio di sicurezza dell'ONU (si astiene la Siria) votano una risoluzione in cui per la prima volta viene indicata l'esistenza dei due differenti stati di Israele e Palestina.
    Nello Zimbabwe Robert Mugabe vince le elezioni presidenziali. Il suo avversario Morgan Tsvangirai (leader del partito di opposizione MDC) denuncia i brogli e le violenze che avrebbero caratterizzato le elezioni.
  • (14-III) Iugoslavia: raggiunto l'accordo per la costituzione di un nuovo stato. Si chiamerà Serbia e Montenegro. La nuova entità statale avrà un Parlamento, un Presidente, un Consiglio dei ministri e un tribunale.
  • (17-III) In Colombia viene assassinato Isaias Duarte Cancino, arcivescovo di Calì, noto per le sue posizioni contro la guerriglia e il narcotraffico. È l'ennesimo episodio di violenza nel paese latinoamericano travagliato dalla lotta fra le forze governative e le Farc (Forze armate rivoluzionarie colombiane), che gestiscono il traffico di droga.
  • (18-III) In Portogallo le elezioni politiche confermano la maggioranza al Partito socialdemocratico di J.M. Durao Barroso.
  • (19-III) A Bologna viene ucciso il giuslavorista Marco Biagi, consulente del ministro del Welfare Roberto Maroni. L'uccisione viene rivendicata dalle Brigate Rosse.
  • (22-III) In Italia, al via a Parma il congresso che porterà alla costituzione in partito del movimento politico della Margherita. Sotto la presidenza di Francesco Rutelli, confluiscono nel nuovo partito il Ppi (Partito popolare italiano) e i Democratici guidati da Arturo Parisi.
  • (29-III) Medio Oriente: il governo israeliano reagisce al «massacro di Pasqua» rivendicato da Hamas che il 27-III ha sconvolto la città di Netanya; carri armati israeliani e bulldozer entrano nel quartier generale di Arafat a Ramallah.
  • (1-IV) Entra in vigore in Olanda la legge approvata nell'aprile 2001 in favore dell'eutanasia.
  • (3-IV) A Betlemme, nel complesso religioso della Chiesa della Natività, insieme a 60 religiosi si rifugiano 200 palestinesi, stretti dall'assedio delle forze israeliane. Il mondo guarda con preoccupazione al simbolo della cristianità, dove si teme da un momento all'altro l'esplodere della tragedia.
  • (4-IV) Angola: il governo del paese e i ribelli dell'Unita (Unione nazionale per l'indipendenza totale dell'Angola) firmano ufficialmente il "cessate il fuoco" che dovrebbe porre fine alla guerra iniziata nel 1975, anno in cui il paese conquistò l'indipendenza dal Portogallo. L'accordo segna il culmine delle trattative iniziate dopo l'uccisione, a febbraio, del leader storico dell'Unita Jonas Savimbi.
  • (12-IV) Si dimette in Venezuela il presidente Hugo Chavez. Dopo tre giorni di sciopero generale e di scontri in piazza repressi sanguinosamente il presidente cede il potere a una fazione militare; alla presidenza va Pedro Carmona. Due giorni più tardi il colpo di stato fallisce e Chavez riconquista la poltrona presidenziale tra la folla inneggiante.
  • (14-IV) Prime elezioni presidenziali democratiche a Timor Est, dopo 25 anni di occupazione indonesiana e due di amministrazione ONU. Vincitore ufficiale è l'ex leader guerrigliero Xanana Gusmao, che assumerà la carica il 20-V.
  • (16-IV) In Olanda, a poche settimane dalle elezioni politiche si dimette il governo guidato da Wim Kok. La coalizione alla guida del paese rassegna le dimissioni in seguito alle accuse emerse dal rapporto dell'Istituto olandese per la documentazione di guerra, secondo cui l'esercito dei Paesi Bassi avrebbe avuto una parte di responsabilità nel massacro di Srebrenica del 1995, quando la città bosniaca non venne difesa dai caschi blu olandesi e fu invasa dalle truppe serbe.
    In Ungheria, secondo turno delle elezioni legislative: l'opposizione socialista e liberale di Peter Medgyessy vince e si appresta a formare il nuovo governo. Il successo è arrivato alla fine di un confronto elettorale dai toni molto accesi, soprattutto da parte del Fidesz, il partito di centrodestra finora al potere con il premier Viktor Orban. L'opposizione socialista aveva già vinto di misura il primo turno del 7-IV.
  • (21-IV) In Francia, al primo turno delle elezioni presidenziali il leader della destra xenofoba Jean-Marie Le Pen ottiene un risultato inatteso escludendo il premier socialista Jospin dal ballottaggio. Egli si presenta così come lo sfidante del presidente Chirac al secondo turno del 5-V. Grandi manifestazioni contro Le Pen scuotono il paese nei giorni successivi.
  • (29-IV) Nel Madagascar, l'Alta Corte Costituzionale proclama l'invalidità delle elezioni presidenziali di dicembre, che avevano dato come vincitore Marc Ravalomanana contro Didier Ratsiraka. Mentre Ravalomanana si insedia nella capitale Antananarivo, i governatori delle province del paese giurano fedeltà a Ratsiraka.
    In Palestina, Yassir Arafat viene liberato dall'assedio a Ramallah dove era confinato da 5 mesi.
  • (30-IV) In Pakistan si svolge un referendum per prolungare di 5 anni il mandato del presidente Pervez Musharraf. La data è stata anticipata per non dare tempo all'opposizione di organizzare eventuali boicottaggi.
  • (4-V) In Nepal, nuovi scontri tra le truppe governative e i ribelli maoisti provocano tra questi ultimi 400 morti. In lotta dal 1996 per rovesciare la monarchia costituzionale e instaurare una repubblica comunista, i ribelli hanno lanciato tramite il loro leader, Pushpa Kamal Dahal, un'offerta di colloqui di pace che è stata però respinta dal primo ministro nepalese Sher Bahadur Deuba.
  • (5-V) In Francia Jacques Chirac viene eletto per la seconda volta presidente della repubblica con l'82,21% dei voti, contro il 17,79% del leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen.
    In Birmania (Myanmar) viene liberata dopo 19 mesi di arresti domiciliari Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione democratica e premio Nobel per la pace del 1991.
  • (6-V) In Olanda, il sociologo Pim Fortuyn, 53 anni, leader del partito nazional-populista in crescente ascesa, viene ucciso da un killer a nove giorni dalle elezioni politiche.
    In Francia, passaggio di consegne tra il dimissionario Jospin e il nuovo primo ministro Jean-Pierre Raffarin. Il nuovo premier, fedelissimo di Chirac, è grande esperto in comunicazione.
  • (10-V) Scatta l'operazione per trasferire i palestinesi asserragliati da 39 giorni nella basilica della Natività a Betlemme. Come stabilito dalla diplomazia internazionale, i tredici palestinesi accusati di terrorismo vengono trasferiti a Cipro in attesa di essere inviati nei sei paesi europei destinati ad accoglierli; altri ventisei palestinesi vengono esiliati a Gaza.
  • (14-V) Stati Uniti e Russia: accordo sul disarmo. Le due superpotenze ridurranno di due terzi i rispettivi arsenali nucleari entro il 2012. Il trattato verrà firmato il 24-V al summit di Mosca e San Pietroburgo.
  • (15-V) In Italia, viene approvato in seconda lettura dal Senato il disegno di legge per autorizzare il rientro in Italia degli eredi maschi della casa reale Savoia, ma non viene raggiunta la maggioranza dei due terzi necessaria per evitare il referendum confermativo.
    Nei Paesi Bassi, le elezioni legislative assegnano la guida del paese al Partito cristiano-democratico (CDA), che si aggiudica 43 seggi, seguito con 26 seggi dalla Lista Pim Fortuyn (LPF). Al leader del CDA Jan Peter Balkenend viene dato l'incarico di formare il nuovo governo.
  • (17-V) In Irlanda si svolgono le elezioni politiche che riconfermano alla guida del paese il primo ministro Bertie Ahern del Fianna Fail, partito a capo della coalizione di governo di centro destra. Pur non ottenendo la maggioranza assoluta, il Fianna Fail si aggiudica 80 dei 166 seggi di cui è formato il parlamento.
  • (18-V) India-Pakistan: si inaspriscono gli scontri tra le truppe dei due paesi da mesi ammassate lungo il confine. L'India accusa il governo pachistano del generale Parvez Musharraf di armare e addestrare i miliziani separatisti del Kashmir e chiede il ritiro dal paese dell'ambasciatore pakistano.
  • (19-V) In Sierra Leone, le elezioni presidenziali riconfermano nella carica il presidente uscente Ahmad Kabbah, che ottiene il 70% dei consensi.
  • (20-V) A Timor Est, cerimonia ufficiale per la proclamazione dell'indipendenza del paese. Sul parlamento di Dili è stata issata la bandiera timorese (nera, rossa e oro con una stella bianca).
  • (22-V) In Nepal, il re Gyanendra scioglie il parlamento nazionale su invito del primo ministro Sher Bahadur Deuba, che guiderà il paese fino alle elezioni di novembre per mezzo di decreti legge.
  • (26-V) In Tunisia si svolge il referendum sulla riforma costituzionale che permetterebbe al presidente Ben Ali di ripresentarsi nel 2004.
    In Colombia, le elezioni presidenziali assegnano la vittoria con il 53% dei voti a Alvaro Uribe Vélez, candidato indipendente di destra, che sostituisce nel mandato Andres Pastrana.
  • (28-V) NATO-Russia: a Pratica di Mare (Roma) si svolge il vertice che istituisce il «Consiglio a 20» con la Russia.
  • (29-V) Medio Oriente: il leader palestinese Yasser Arafat appone la sua firma sulla legge che dà ai palestinesi la prima costituzione. Arafat si era sempre rifiutato di firmarlo e di tramutarlo quindi in legge poiché riteneva fosse superflua una costituzione, non essendoci ancora uno Stato palestinese.
  • (30-V) In Algeria, al voto per il rinnovo dell'Assemblea parlamentre il Fronte di liberazione nazionale conquista 199 seggi su 389.
  • (10-VI) In Italia, il secondo turno delle elezioni amministrative, che si sono tenute in tre province e 74 comuni superiori ai 15.000 abitanti, registrano una significativa ripresa del centro-sinistra.
  • (13-VI) In Afghanistan, la Loya Jirga conferma Hamid Karzai presidente (con 1220 preferenze su 1501 totali) con il compito di guidare il paese sino alle prossime elezioni del 2004.
    Nella Repubblica Ceca le elezioni legislative segnano la vittoria del Partito socialdemocratico ceco (CSSD) guidato da Vladimir Spidla. Il CSSD ottiene oltre il 30% dei voti, pari a 70 seggi, seguito dal Partito civico democratico (ODS) di Vaclav Klaus con il 24% dei voti e 57 seggi. Viene dunque sancita la sconfitta della politica nazionalista condotta dall'ODS, contrario all'ingresso del paese nell'UE.
  • (16-VI) In Francia, il secondo turno delle elezioni legislative vede la netta vittoria del centrodestra. L'Unione per la maggioranza presidenziale (Ump) del presidente Jacques Chirac e dei suoi alleati conquista la maggioranza assoluta nell'Assemblea Nazionale strappandola al centrosinistra, che aveva controllato l'Assemblea negli ultimi cinque anni.
  • (24-VI) In Albania, con il voto favorevole di 97 deputati le elezioni presidenziali assegnano la carica di capo dello stato ad Alfred Moisiu, ex generale dell'esercito candidato dal Partito democratico di Sali Berisha.
  • (29-VI) Lo sconfinamento di navi della Corea del Nord nelle acque territoriali della Corea del Sud causa uno scontro a fuoco con unità sudcoreane, nel corso del quale muoiono quattro marinai sudcoreani. Ritorna alta la tensione nell'area.