Ars Bellica

Cronologia dal 340 a.C. al 216 a.C.

340 a.C.

  • Ha inizio la CX Olimpiade.
  • In Atene è arconte epònimo Teofrasto.
  • Si organizza una lega panellenica antimacedone, cui però non partecipa la Beozia. Filippo è costretto dalla flotta ateniese a togliere l'assedio posto a Bisanzio.
  • In Roma sono consoli T. Manlio Imperioso Torquato III e P. Decio Mure.
  • I latini si ribellano a Roma per la spartizione dell'agro pubblico e per la parità dei diritti, dando inizio alla «guerra latina»; si registra una vittoria romana nella battaglia del Vesuvio, ottenuta principalmente per il valore dimostrato da P. Decio Mure, che si sacrifica gettandosi nella mischia.
  • È nominato dittatore L. Papirio Crasso, a causa della malattia del console T. Manlio Imperioso Torquato, per la ribellione dei latini. Tuttavia i Fasti trionfali registrano il trionfo del console suddetto su latini, campani, sidicini e aurunci.
  • In questo stesso anno risulta menzionata la censura di L. Cornelio Scipione (già console nel 350 a.C.), cui si affiancherebbe un P. Cornelio Scipione.

339 a.C.

  • In Atene è arconte epònimo Lisimachide.
  • Nell'anfizionia delfica si accentuano i contrasti, fomentati da Filippo di Macedonia il quale, con il pretesto di soccorrere l'anfizionia, entra in Grecia e distrugge Amfissa. Gli ateniesi, per consiglio di Demostene, riescono a far dichiarare una terza guerra sacra contro i focesi, accusati di aver coltivato terreni sacri.
  • In Roma sono consoli Ti. Emilio Mamercino e Q. Publilio Filone. Lo stesso anno quest'ultimo è nominato dittatore per la guerra contro i latini: i Fasti trionfali ne registrano il trionfo, conseguente alla vittoria di Trifano.

338 a.C.

  • In Atene è arconte epònimo Cheronda, o Caronde.
  • A Sparta, al re Archidamo III, ucciso in Italia dai lucani nella battaglia di Manduria, succede Agide III, della dinastia euripontide, che si affianca a Cleomene II, degli Agiadi.
  • A Cheronea, in Beozia, ateniesi e tebani, che si erano in precedenza alleati in funzione antimacedone, guidati dagli strateghi Stratocle e Lisicle, sono irrimediabilmente battuti: la sconfitta segna, secondo molti storici, la fine della libertà della Grecia, e dimostra la netta e irrimediabile superiorità dell'esercito macedone su quelli greci dopo le riforme e i potenziamenti attuati da Filippo II: introduzione del servizio militare obbligatorio, organizzazione della fanteria in falange sul modello tebano, grande cura rivolta alla costituzione di forti reparti di cavalleria formati da nobili, ecc.
    Conclusa la pace con Tebe, che deve accettare un presidio macedone, e con Atene, trattata più benevolmente ma obbligata a sciogliere la lega marittima, Filippo avanza poi nel Peloponneso, dove ricostituisce la lega arcadica e obbliga Sparta, che subisce mutilazioni territoriali, a riconoscere la sua supremazia. Successivamente, per iniziativa di Filippo II, si costituisce a Corinto una lega in funzione antipersiana cui partecipano le principali città greche; i principi fondamentali della nuova lega, il cui esercito è posto sotto il supremo controllo di Filippo, sono la pace interna della Grecia, il mantenimento dell'autonomia delle città greche, la ripresa della guerra contro la Persia; la Macedonia assume la posizione di alleata esterna della lega. S'iniziano i preparativi per una grande spedizione contro il re di Persia.
  • In Roma sono consoli L. Furio Camillo (omonimo del console del 349 a.C.), del quale i Fasti trionfali registrano il trionfo su pedani e tiburtini, e C. Menio.
  • Ha fine la guerra latina, con lo scioglimento della lega da parte dei romani e la perdita da parte delle città latine vinte di parte dei loro territori e del diritto di connubio e di commercio. La piena cittadinanza romana concessa a Lanuvio, Ariccia (Aricia), Nomento e Tuscolo. Cittadinanza senza suffragio è data a Fondi, Formia, Cuma e Capua. Una colonia di diritto romano è stabilita a Anzio.
  • In Persia, alla morte del gran re Artaserse III, assassinato, succede Arsete (dinastia degli Achemenidi).

337 a.C.

  • In Atene e arconte epònimo Frinico.
  • La confederazione greca dichiara guerra alla Persia.
  • Nel Ponto, sulla costa più orientale del mar Nero, Mitridate, un dinasta locale, succeduto al padre Ariobarzane I, costituisce uno stato indipendente.
  • In Roma sono consoli C. Sulpicio Longo e P. Elio Peto; è nominato dittatore C. Claudio Crasso Inregillense, che subito abdica per un vizio di forma religioso nell'elezione. Una vestale, Minucia, è seppellita viva nel Campo scellerato.
  • In Siracusa, Timoleonte, costituito un sinedrio di 600 cittadini, si ritira a vita privata a causa della cecità da cui è stato colpito; muore pochi mesi dopo.

336 a.C.

  • In Grecia, s'inizia l'Olimpiade CXI.
  • In Atene è arconte epònimo Pitodelo.
  • In Macedonia, il re Filippo II cade ucciso da un sicario, Pausania, che probabilmente agisce per conto della regina Olimpiade, da lui ripudiata; gli succede il figlio Alessandro III (eliminato Aminta IV, possibile pretendente, già detronizzato da Filippo).
  • I greci aderenti alla lega di Corinto eleggono il re Alessandro III di Macedonia comandante in capo per la guerra contro la Persia. Soltanto i tebani (e, in minor misura, gli ateniesi) esprimono dissenso.
  • In Persia, alla morte del gran re Arsete sale al trono Dario III, detto Codomano (dinastia degli Achemenidi).
  • In Roma sono consoli L. Papirio Crasso e K. Duillio (secondo altri, Cesone Valerio).

335 a.C.

  • In Atene è arconte epònimo Eveneto.
  • Alessandro III di Macedonia, consolidati i confini settentrionali, combattendo contro traci e illiri, fino alla linea del Danubio, si rivolge alla Grecia. Alla ribellione di Tebe reagisce distruggendo la città, ove lascia in piedi soltanto i resti della casa del poeta Pindaro.
  • In Roma sono consoli M. Attilio Regolo Caleno e M. Valerio Corvo IV; lo stesso anno è nominato dittatore L. Emilio Mamercino per assicurare il regolare svolgimento dei comizi, in assenza dei consoli. I Fasti trionfali registrano il trionfo del console M. Valerio Corvo sui caleni.

333 a.C.

  • Battaglia di Isso: Alessandro di Macedonia sconfigge i Persiani.

331 a.C.

  • Battaglia di Gaugamela: definitiva sconfitta dei Persiani.

326 a.C.

  • Alessandro di Macedonia penetra nel Punjab e sconfigge il re Poros.

323 a.C.

  • Morte di Alessandro.

321 a.C.

  • Divisione dell'impero di Alessandro fra i diadochi.

305 a.C.

  • Tolomeo si proclama re d'Egitto e Seleuco re di Siria e Babilonia.

301 a.C.

  • Battaglia di Ipso: nuova ripartizione dei regni ellenistici.

295 a.C.

  • Battaglia di Sentino: i Sanniti sconfitti dai Romani.

290 a.C.

  • Costruzione ad Alessandria della Biblioteca.

280 a.C.

  • Sbarco di Pirro, re dell'Epiro, in Italia.

275 a.C.

  • Battaglia di Benevento: Pirro sconfitto dai Romani.

264-241 a.C.

  • Prima guerra punica.

255 a.C.

  • Vittoria dei Romani contro i Cartaginesi presso Tunisi.

250 a.C.

  • Diodato I si rende indipendente dai Seleucidi e fonda il regno greco di Battriana.

241 a.C.

  • In Asia Minore Attalo I sale sul trono di Pergamo.

228 a.C.

  • In Asia Minore Attalo I sconfigge i Galati.

219 a.C.

  • Roma decide di intervenire contro Demetrio di Faro per contrastarne la politica filo-macedone e l'attività di pirateria, esercitata d'intesa con gli illirici: sbarcati a Dimale di Epidamno, i consoli sconfiggono Demetrio, che si rifugia presso Filippo V di Macedonia.

218 a.C.

  • In Roma sono consoli P. Cornelio Scipione e T. Sempronio Longo.
  • I romani stabiliscono colonie di diritto latino a Cremona e a Piacenza.
  • Inizio della seconda guerra punica: Annibale Barca muove dalla penisola iberica e con una rapida marcia attraversa il Rodano, non contrastato dal console P. Cornelio Scipione, sbarcato in ritardo a Marsiglia; Annibale valica poi le Alpi, scende nella pianura padana e sconfigge presso il Ticino il console, ritornato velocemente in Italia dopo aver inviato il fratello Cneo in Spagna. Scipione, ferito, è salvato dal figlio, il futuro Africano.
    L'esercito del console T. Sempronio Longo, giunto dalla Sicilia, e quello di Scipione si ricongiungono e affrontano Annibale presso la Trebbia, ma vengono duramente sconfitti (18-XII), perdendo circa metà degli effettivi; a fatica gli scampati al disastro riescono a rinchiudersi fra le mura di Piacenza (Placentia). Scoppiano intanto ribellioni generali dei galli, che si schierano a fianco di Annibale.

217 a.C.

  • In Grecia, con la pace di Naupatto si chiude la guerra etolica voluta da Filippo V di Macedonia.
  • In Roma sono consoli Cn. Servilio Gemino e C. Flaminio II (sostituito da un suffectus; M. Attilio Regolo II).
  • Mentre l'esercito di Cn. Servilio Gemino si schiera presso Rimini, quello di C. Flaminio si attesta a Arezzo. Annibale varca gli Appennini e sconfigge C. Flaminio al lago Trasimeno (27-IV), ove cadono circa 15.000 romani, fra i quali lo stesso console. Quindi il condottiero cartaginese scende lungo la costa adriatica e giunge in Puglia, dopo aver vanamente tentato di fomentare ribellioni fra gli alleati di Roma nell'Italia centrale.
    In Roma sono nominati due dittatori: Q. Fabio Massimo Verrucoso a causa della morte di C. Flaminio, e L. Veturio Filone per il regolare svolgimento dei comizi. Per la tattica attuata contro Annibale, consistente nel sottrarsi agli scontri diretti e nel tentare di logorare l'avversario con azioni di guerriglia, Q. Fabio Massimo Verrucoso è detto il Temporeggiatore.
  • Nella battaglia di Rafia (Raphia), in Palestina, Tolomeo IV Filopatore, re d'Egitto, sconfigge Antioco III di Siria; si consolida il predominio egiziano nel Mediterraneo orientale (quarta guerra asiatica).

216 a.C.

  • Ha inizio la CXLI Olimpiade.
  • In Roma sono consoli C. Terenzio Varrone e L. Emilio Paolo II. Essi abbandonano la tattica di Q. Fabio Massimo e accettano lo scontro con i cartaginesi, ma nella battaglia di Canne (2-VIII) l'esercito romano viene distrutto: i romani lasciano sul campo circa 25.000 uomini (secondo Polibio 70.000, secondo Tito Livio oltre 45.000), fra cui il console L. Emilio Paolo. Invece di sfruttare appieno il successo muovendo immediatamente contro Roma, Annibale sceglie di condurre il proprio esercito a svernare a Capua, che si schiera al suo fianco insieme con la maggior parte dei popoli dell'Italia meridionale (sanniti, bruzi, lucani); dalla sua parte è anche Filippo V di Macedonia, che invia una flotta nell'Adriatico.
  • In Roma sono nominati due dittatori: M. Giunio Pera per la situazione creatasi dopo la sconfitta di Canne, e M. Fabio Buteone per il riassetto del senato.
  • Il re di Siria e Babilonia Antioco III inizia una campagna militare contro Acheo, che viene sconfitto e ucciso; Antioco riunisce così al proprio regno i possedimenti seleucidi dell'Asia Minore.
  • Il senatore Quinto Fabio Pittore, autore degli Annali (storia di Roma, in greco), è inviato a interrogare l'oracolo di Delfi sulle sorti di Roma nella guerra contro Annibale.