Ars Bellica

Cronologia dal 1376 al 1440

1376

  • Il papa Gregorio XI scomunica i fiorentini in quanto istigatori della lega e della ribellione e invia il cardinale Roberto di Ginevra con un esercito di bretoni a combattere nel bolognese. Intanto, nella Bologna insorta si proclama l'indipendenza comunale e si eleggono i 16 tribuni della plebe. Anche a Perugia il vicario pontificio, abate di Monmaggiore, resosi impopolare, viene scacciato; il comune ritorna indipendente.
  • A Roma il popolano Giovanni Cenci viene eletto capitano generale del popolo, affiancato da tre governatori.
  • In Germania, quattordici città tedesche fondano la «lega delle città sveve» contro il conte Eberardo del Wurttemberg.
  • I genovesi aiutano Andronico, figlio dell'imperatore bizantino Giovanni V, a fuggire di prigione: con l'aiuto dei turchi Andronico entra in Costantinopoli dove fa prigionieri il padre e il fratello; cede poi Tenedo ai genovesi e riconsegna Gallipoli ai turchi. I veneziani rioccupano Tenedo: si inasprisce la guerra fra Venezia e Genova, nella quale si inserisce Andronico, che attua misure di ritorsione contro i veneziani presenti a Costantinopoli.
  • Tvrtko assume la corona reale di Serbia e Bosnia.
  • Il signore azteco Acamapichtli ottiene dal re tepaneca Tezozòmoc il titolo di re.

1377

  • Esortato dalla principessa svedese Brigitta (santa Brigida, morta nel 1373) e dalla senese Caterina Benincasa (santa Caterina da Siena), il papa Gregorio XI trasferisce nuovamente e definitivamente in Roma la sede papale, facendo il proprio ingresso ufficiale in città il 17 gennaio. Con le trattative e con la forza la ribellione anti-pontificia viene poi domata: Bologna accetta il vicario, Cesena viene saccheggiata dai bretoni del cardinal Roberto, i Visconti fanno pace con il papa; solo Firenze resiste.
  • Dopo quasi un ventennio di dominazione pontificia, Urbino ritorna in mano ai Montefeltro con Antonio, figlio di Federico, signore di Gubbio nel 1388.
  • Muore il re di Sicilia Federico III; Pietro IV d'Aragona non riconosce la successione della figlia Maria, cedendo i diritti al proprio secondogenito Martino (detto il Vecchio) e poi al figlio di questi, Martino (il Giovane): mentre infuria nell'isola il conflitto tra fazione siciliana e fazione aragonese, quest'ultima trasferisce Maria in Spagna.
  • Il re di Francia Carlo V s'impadronisce della Bretagna, scacciando il duca Giovanni di Montfort, che si rifugia in Inghilterra, e attacca la Guienna (Aquitania).
  • In Inghilterra, divampa nella corte una violenta lotta fra il partito nobiliare laico, guidato da Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster, quartogenito del re Edoardo III, appoggiante la predicazione anti-ecclesiastica di Wycliffe, e quello ecclesiastico, guidato dal Principe Nero. Quest'ultimo convoca contro il partito avverso il cosiddetto «buon parlamento» (1376), ma durante il suo svolgimento muore. Poco dopo muore anche il re Edoardo III; gli succede Riccardo II, figlio del Principe Nero, sotto reggenza in quanto minorenne. Intanto Giovanni di Gaunt viene costretto da una sollevazione della popolazione londinese a rinchiudersi nel castello di Kennington.
  • La lega delle città tedesche sconfigge a Reutlingen il conte Eberardo del Wurttemberg.
  • I cavalieri dell'ordine teutonico attaccano la Lituania e assediano Vilna, dove Algirdas, moribondo, si converte al cristianesimo ortodosso e nomina il figlio Jagiello, ancora pagano, quale proprio successore.

1378

  • Muore il papa Gregorio XI (26-III). Si riunisce a Roma il conclave, formato in prevalenza da cardinali non italiani: il popolo di Roma in tumulto chiede un papa italiano. Viene eletto (8-IV) l'arcivescovo di Bari Bartolomeo Prignano con il nome di Urbano VI. Sotto il duro governo del nuovo papa, i cardinali francesi, riunitisi (agosto) ad Anagni, proclamano Urbano usurpatore perché eletto sotto la pressione della forza e lo scomunicano; a Fondi eleggono papa (20-IX) il cardinale Roberto di Ginevra con il nome di Clemente VII, riconosciuto come legittimo dal re di Francia: ha inizio lo scisma d'occidente (1378-1417).
  • I fiorentini accettano di trattare la pace in un congresso a Sarzana alla presenza di Bernabò Visconti e degli ambasciatori della regina Giovanna di Napoli, dei genovesi, dei veneziani e del re di Francia. Trovato l'accordo, Firenze viene sciolta dalle condanne papali.
  • A Firenze il popolo minuto prorompe in tumulti contro la borghesia grassa e il governo, domandando la costituzione di arti proprie, distinte da quelle della lana. Dopo una fase guidata da riformatori moderati (tra i quali il gonfaloniere Salvestro de' Medici), la rivolta si radicalizza: i ciompi (scardassatori) si impadroniscono del palazzo della signoria e acclamano gonfaloniere Michele di Lando, instaurando un governo radicalmente popolare. Poco dopo s'inizia una contro-rivoluzione guidata dal popolo grasso, che, attirato dalla sua parte Michele di Lando, avvia (fine agosto) alla repressione dei ciompi e instaura un regime popolare più moderato.
  • Si riaccende la guerra fra Venezia e Genova, per il predominio acquisito da Venezia su Cipro e per l'isola di Tenedo. A Porto d'Anzio i genovesi sono sconfitti dall'ammiraglio veneto Vittor Pisani; la flotta veneta conquista Cattaro e le altre piazzeforti della Dalmazia.
  • Con il dogato di Niccolò di Guarco, a Genova viene restaurata la divisione a metà delle cariche fra popolo e nobiltà che ne era stata esclusa da Simone Boccanegra.
  • Gian Galeazzo Visconti, detto il conte di Virtù, succede al padre Galeazzo II.
  • Muore a Praga l'imperatore Carlo IV e viene incoronato re di Germania il figlio Venceslao IV di Lussemburgo, re di Boemia.
  • In seguito a una nuova rottura fra il Carlo V e Carlo il Malvagio, il re di Francia si impadronisce di Èvreux e di Montpellier, mentre il re di Navarra si avvicina a Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster.

1379

  • L'antipapa Clemente VII, dopo che le sue milizie bretoni sono state sbaragliate presso Marino dalla compagnia di Alberico di Barbiano, si reca presso la regina Giovanna di Napoli, sua partigiana (aprile); in giugno torna in Francia e ristabilisce la sede avignonese in concorrenza con quella romana.
  • La flotta genovese sorprende a Pola quella veneziana e se ne impadronisce: l'ammiraglio Pisani, fuggito a Venezia, viene imprigionato. I genovesi prendono poi Chioggia, rompendo le comunicazioni di Venezia con la Lombardia, e si stabiliscono a Malamocco. Intanto un esercito ungaro-padano assedia Treviso, che resiste. I veneziani richiamano allora dall'Oriente la squadra di Carlo Zeno e, riorganizzata la flotta, che affidano nuovamente a Vittor Pisani, bloccano i genovesi in Chioggia.

1380

  • Inizio delle conquiste di Tamerlano.

1381

  • Rivolta dei contadini in Inghilterra.

1386

  • Inizio della dinastia degli Jagelloni che unifica Polonia e Lituania.

1389

  • Battaglia di Kosovo: gli Ottomani avanzano nei Balcani.

1390

  • Il regno ciadiano del Kanem è assorbito da quello del Bornu.

1395

  • Gian Galeazzo Visconti ottiene dall'imperatore il titolo di duca.

1397

  • Unione di Kalmar fra Danimarca, Norvegia e Svezia.

1398

  • Tamerlano devasta il sultanato di Delhi.

1402

  • Vittoria di Tamerlano sugli Ottomani presso Ankara.

1410

  • I Polacchi sconfiggono i Cavalieri Teutonici a Tannenberg.

1414-18

  • Concilio di Costanza.

1415

  • Conquista portoghese di Ceuta, primo possedimento europeo in Africa.

1420-29

  • Attività pittorica di Masaccio.

1430

  • Donatello scolpisce il David.

1431-49

  • Concilio di Basilea, che afferma la supremazia del concilio sul papa.

1432

  • A Napoli, il potente nobile Sergianni Caracciolo, già favorito della regina Giovanna II, entra in contrasto con lei e cade vittima di una congiura. Prosegue intanto nel regno il contrasto fra il partito angioino e quello aragonese.
  • Sotto la signoria di Gian Francesco Gonzaga, che ha ampliato i propri domini con l'annessione dei territori circostanti, la città di Mantova viene elevata a marchesato dal re di Germania Sigismondo.

1433

  • La pace di Ferrara, cui si giunge grazie all'opera di mediazione del marchese d'Este, fra Filippo Maria Visconti e la coalizione anti-viscontea ribadisce lo statu quo.
  • Pressato da Sigismondo di Lussemburgo e dall'opinione pubblica, il papa Eugenio IV è costretto a revocare il provvedimento - rimasto d'altra parte lettera morta - di scioglimento del concilio di Basilea; i suoi rapporti con il concilio, che proclama la propria superiorità sul pontefice, rimangono però molto tesi. Il concilio giunge intanto a un compromesso con gli hussiti, i quali vengono riconosciuti veri figli della Chiesa ed è loro concesso il calice della comunione.
  • Proseguono le manovre del duca di Milano contro il papa: mentre Niccolò Fortebraccio, alleatosi con i Colonna, muove contro Roma come generale del concilio di Basilea, e per molti mesi tiene la città sotto assedio, Francesco Sforza penetra nelle Marche, nell'Umbria e nella Tuscia Romana. Eugenio IV riesce a portare dalla propria parte lo Sforza nominandolo vicario della marca d'Ancona e gonfaloniere della Chiesa.
  • A Firenze, Cosimo de' Medici, capo del partito popolare, viene sottoposto a processo per tradimento a causa delle sue relazioni con Francesco Sforza: riconosciuto colpevole, viene confinato per dieci anni a Padova.
  • In Portogallo, a Giovanni I succede il figlio Edoardo.
  • Sigismondo di Lussemburgo è incoronato imperatore a Roma da Eugenio IV.
  • L'Olanda, la Zelanda e lo Hainaut sono ceduti da Giacomina al duca di Borgogna Filippo III il Buono.
  • Muore Le-Thai-To, re del Dai Viet.

1434

  • Il duca di Savoia Amedeo VIII si ritira a vita eremitica, lasciando il governo del ducato al figlio Ludovico in veste di luogotenente generale.
  • In Roma, assediata da Niccolò Fortebraccio, una rivolta restaura il regime repubblicano: il papa fugge a Ostia e di qui in Toscana.
  • Si riaccende in Romagna la guerra di Firenze e Venezia contro il duca di Milano: al condottiero visconteo Niccolò Piccinino la lega oppone Francesco Sforza.
  • I Medici, venuti al potere in Firenze, mettono sotto processo gli Albizzi, principali esponenti del partito oligarchico; nella lotta armata che consegue hanno il sopravvento i Medici, che in breve diverranno gli arbitri della politica fiorentina: le loro fortune si identificheranno per tre secoli con quelle della città.
  • Antonio Alberigo Malaspina occupa la città di Massa, già dipendente dalla repubblica di Lucca, e ne diventa signore.
  • In seguito alle proposte di accordo emerse nel concilio di Basilea, si aggravano i contrasti all'interno del movimento hussita: utraquisti (moderati) e taboriti (radicali) si scontrano in campo aperto a Lipany, ove la vittoria arride ai primi. Nella battaglia muore Procopio il Grande.
  • In Svezia, il popolo guidato da Engelbrekt Engelbrektsson si solleva contro il re Erik di Pomerania.
  • Muore ottantaquattrenne il re di Polonia Ladislao Jagellone: gli succede, sotto reggenza, il figlio Ladislao III.
  • Nel sultanato di Delhi, a Mu'izz ud-Din succede Muhammad.
  • Il principe khmer Ponhea Yat, fuggito da Angkor, si stabilisce a Chaturmukha (ove sorge attualmente Phnom Penh).

1435

  • Giangiacomo Paleologo, marchese del Monferrato, è costretto a cedere Chivasso ai Savoia.
  • Muore la regina Giovanna II di Napoli, che ha nominato erede Renato d'Angiò, succeduto da poco al fratello Luigi III (1434). Il papa Eugenio IV pretende che il regno sia devoluto alla Santa Sede, e quindi vi invia il vescovo Giovanni Vitelleschi. Contemporaneamente, mentre Alfonso d'Aragona rinnova le proprie pretese, Filippo Visconti si schiera con Renato. La flotta genovese distrugge a Ponza quella aragonese, che aveva posto l'assedio a Gaeta, facendo prigioniero lo stesso re Alfonso: questi viene condotto a Milano, ma poco dopo, conclusa una pace separata con il Visconti e ottenuto il suo appoggio, viene liberato.
  • Il popolo di Napoli riesce ad affiancare al consiglio regio una balìa di venti cittadini nel governo del regno.
  • A Genova scoppia una rivolta contro il Visconti: viene ripristinata la repubblica sotto il governo del doge e di otto «capi di libertà».
  • In Francia, Filippo di Borgogna promette di riportare la pace nel paese; ad Arras il re Carlo VII e il duca di Borgogna si riconciliano (settembre): è riconosciuta l'autonomia politica della Borgogna. Si sciolgono le fazioni degli armagnacchi e borgognoni.
  • Con la pace di Vordingborg il re scandinavo Erik di Pomerania conferma i privilegi della lega anseatica. Intanto, in Svezia egli è quasi completamente esautorato dalla rivolta guidata da Engelbrektsson.
  • Viene riconfermata la pace fra la Polonia e l'ordine teutonico; in Lituania, Swidrigiello viene sconfitto da Sigismondo, fratello di Vitold, e dai polacchi.
  • Nei territori dell'ordine teutonico prendono forza gli «stati», rappresentativi della borghesia e della nobiltà.
  • In India, con l'ascesa al trono del regno dei Bahmanidi da parte di 'Ala' ud-Din, s'iniziano le lotte per l'egemonia fra musulmani deccani, di origine locale, e musulmani stranieri, di origine iranica.
  • Nel Tibet la famiglia feudale dei Rin-spuns-pa impone il proprio dominio sulla provincia di gTsan e su tutto il Tibet centrale, esautorando in parte i P'ag-mo-gru-pa, da tempo indeboliti.
  • Muore in Cina l'imperatore Hsuan-te: gli succede Ying-tsung (o Cheng-t'ung). Il nuovo sovrano darà vita a una riforma finanziaria che prevede la sostituzione dell'argento alla carta moneta come mezzo facoltativo di pagamento dell'imposta fondiaria.

1436

  • Genova si unisce alla lega di Venezia e Firenze, sotto il comando militare dello Sforza, contro il Piccinino, condottiero del Visconti.
  • Giovanni Vitelleschi restaura in Lazio il potere pontificio, assoggettando i prefetti di Vico e i Colonnesi, e conquistando Palestrina e altre città, che subiscono orrende devastazioni.
  • Passato decisamente all'offensiva dopo la riconciliazione con i borgognoni, Carlo VII re di Francia riprende Parigi.
  • Nella dieta di Jihlava gli hussiti utraquisti riconoscono la legittimità al trono di Boemia di Sigismondo di Lussemburgo, dando origine a nuove lotte con i taboriti. Sono sottoscritti i Compactata di Jihlava, che riconoscono l'indipendenza della Chiesa nazionale ceca.
  • In Svezia, dove Erik di Pomerania è ormai esautorato, Engelbrekt è assassinato; dopo la sua morte diventa reggente Carlo Knudsson Bonde.
  • Proseguendo l'esplorazione dell'Africa, i portoghesi giungono al Rìo de Oro.

1437

  • Non essendo approdata a nessun risultato stabile la spedizione del cardinal Vitelleschi nel regno di Napoli, egli si ritira. Continua intanto la lotta fra Angioini e Aragonesi.
  • In Scozia, il re Giacomo I, in lotta con la nobiltà ribelle al potere regio, viene assassinato; gli succede il figlio Giacomo II, sotto reggenza fino al 1449.
  • Muore a Znaim (od. Znojmo), in Moravia, l'imperatore Sigismondo (dicembre).
  • Sotto la pressante minaccia dei turchi, l'imperatore bizantino Giovanni VIII si reca in Occidente, offrendo ancora una volta l'unione della Chiesa bizantina in cambio di aiuto militare.
  • L'avanzata portoghese in Marocco è temporaneamente arrestata da una sconfitta davanti a Tangeri, dove i mori prendono prigionieri due fratelli del re.
  • Iskandar è sostituito sul trono del Montone nero dal fratello Jahan Shah, appoggiato dal timuride Shahrukh Mirza.

1438

  • Bologna viene sottratta al dominio pontificio da Niccolò Piccinino per conto di Filippo Maria Visconti, duca di Milano.
  • Poiché il concilio di Basilea ha espresso posizioni sempre più decisamente contrarie al primato pontificio, il papa Eugenio IV trasferisce il concilio a Ferrara, ma non ottiene grande seguito, all'infuori della partecipazione dei padri greci favorevoli all'unificazione delle due Chiese.
  • Prendendo posizione nel conflitto che oppone il concilio di Basilea a Eugenio IV, il re di Francia Carlo VII riunisce a Bourges un'assemblea del clero francese, che assume un atteggiamento antipapale affermando la superiorità dei vescovi riuniti in concilio sul papa. Il re promulga poi la Prammatica sanzione di Bourges, che dà origine alla Chiesa gallicana: fra le altre misure sfavorevoli alla Santa Sede, è stabilita l'indipendenza da questa nell'elezione di vescovi e abati, affidata rispettivamente ai capitoli e ai conventi, con possibilità di intervento del potere laico mediante raccomandazioni.
  • In Portogallo, al re Edoardo I succede il figlio Alfonso V, che proseguirà l'opera di espansione in Africa. I primi anni del regno di Alfonso sono agitati dal dissidio che contrappone la reggente Eleonora d'Aragona alla borghesia guidata dai cognati di lei, contrasto che viene composto per l'intervento dello zio di Alfonso, Enrico il Navigatore.
  • Alberto V d'Asburgo, genero di Sigismondo di Lussemburgo, succede al defunto imperatore in Ungheria, in Boemia, in Germania e nel titolo imperiale.
  • In Egitto, morto il sultano Bars-bai, la corona viene sottratta al figlio di questi, Abu 'l-Mahasin Yusuf, dal reggente Jakmak, che sale al trono con il nome di Malik az-Zahir; durante il suo regno i mamelucchi compiono spedizioni contro Rodi.
  • Nel regno del Lan Ch'ang (Laos), a Keo P'imp'a succede il fratello Chakapat.
  • In Perù muore Viracocha, durante il cui regno gli incas si sono definitivamente assicurati l'egemonia della valle di Cuzco. Gli succede il figlio Pachacuti, il primo imperatore il cui regno può essere datato con una certa sicurezza; egli continua e potenzia la politica espansionistica paterna, gettando le basi per la formazione dell'impero incaico: durante il suo regno la dominazione degli incas sulle popolazioni circostanti giungerà a ovest fino al mare, a sud fino al lago Titicaca, a nord fino all'attuale confine fra Perù ed Ecuador.

1439

  • Il papa Eugenio IV trasferisce a Firenze il concilio di Ferrara. A Basilea, i rifornisti radicali lo dichiarano deposto ed eleggono antipapa, con il nome di Felice V, il duca Amedeo VIII di Savoia. Il concilio di Firenze stabilisce l'unione della Chiesa orientale e di quella occidentale; la decisione scatena violentissimi dissensi a Costantinopoli, mentre la Chiesa russa respinge l'unione.
  • Il conestabile di Castiglia Alvaro de Luna viene nuovamente allontanato dagli intrighi degli infanti Giovanni e Enrico: la feudalità sembra padrona della situazione.
  • Il re di Francia Carlo VII scioglie la milizia mercenaria e istituisce un esercito regolare.
  • Muore Alberto V d'Asburgo, re d'Ungheria, Boemia e dei Romani, lasciando erede il figlio che nasce dopo la sua morte, Ladislao detto Postumo. Nei dominii degli Asburgo, il cugino Federico III, della linea leopoldina, succeduto al padre Ernesto e allo zio Federico, riunisce nelle sue mani, nella veste di tutore di Ladislao, anche i possedimenti della linea albertina.
  • Il re di Danimarca, Svezia e Norvegia Erik di Pomerania, che dal 1436 si era ritirato prima a Gotland, poi in Pomerania, viene deposto in tutti e tre i regni e sostituito da Cristoforo III di Baviera, che riesce a mantenere l'unione. Dapprima reggente, Cristoforo verrà incoronato in Danimarca e Svezia nel 1440, in Norvegia nel 1442.
  • Diventa khan degli oirati (calmucchi) - che in questo periodo controllano un ampio territorio con la Mongolia e la regione del fiume Ili - Esen, che durante il suo regno (1439-55) attaccherà più volte l'impero cinese.

1440

  • Amedeo VIII di Savoia abdica definitivamente in favore del figlio Ludovico. S'inizia per il ducato un periodo di soggezione alla Francia.
  • L'esercito fiorentino-papale della lega anti-viscontea sconfigge duramente il condottiero Niccolò Piccinino ad Anghiari, nel Casentino (20-VI). Il Piccinino occupa Perugia, che terrà per cinque anni.
  • Il duca Federico III d'Asburgo è incoronato re dei romani.
  • All'interno della Confederazione Elvetica sorgono contrasti fra i cantoni di Schwyz e di Zurigo: quest'ultimo si allea con il re di Germania Federico.
  • Gli «stati» (città libere e nobiltà) della Prussia si uniscono in lega per fronteggiare l'ordine teutonico.
  • Il re di Polonia Ladislao III s'impadronisce della corona d'Ungheria a danno di Ladislao Postumo, figlio di Alberto V d'Austria.