Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Cognat

6 Gennaio 1568

Il comandante cattolico

Gaspard de Montmorin-Saint-Hérem

Nato intorno al 1530, Gaspard de Montmorin-Saint-Hérem sposò Louise d'Urfé, signora di Paulhac e Balzac en Brivadois, unica figlia di Jeanne de Balzac d'Entraigues e Claude d'Urfé; fu cavaliere dell'ordine reale e governatore d'Auvergne, conte di Saint-Hérem, signore di Auzon e Rilhac, di Espirat, Brion, Chassignolles e Bothéon. Figlio di François de Montmorin-Saint-Hérem e nonno di Louise de Polignac. Lui (o suo padre François) vendettero nel 1561 il castello di Bouthéon a Guillaume de Gadagne. Suo fratello minore Jean fu signore di Préaux e Le Theil (eredità da Vendôme, passata a Joyeuse poi a Montmorin-St-Hérem: visto che il padre, François aveva sposato Jeanne de Joyeuse, pronipote del conte Jean VIII de Vendome). Durante le guerre di religione, insieme ad Antoine de Saint Vidal, il 15 agosto 1562, libera La Chaise-Dieu, caduta nelle mani dei protestanti il 2 agosto per poi venire sconfitto nel 1568 nello scontro di Cognat.

La genesi

Questo scontro rientra in quella che è conosciuta come la seconda guerra di religione in Francia. Le guerre di religione francesi furono una serie di otto conflitti che, opponendo cattolici e protestanti, devastarono il regno di Francia nella seconda metà del XVI secolo. La prima guerra, partita nel 1562 e fermata nel 1563, aveva visto una pace di quattro anni; dopo questi il regno di Francia fu nuovamente percorso da armati. Dal settembre 1567 il principe di Condé alla testa dell'esercito protestante, Condé assediò Parigi, ma già da il 10 novembre venne respinto di fronte alla capitale in una battaglia che ebbe comunque esito incerto; questo spostò il teatro principale delle operazioni nel meridione del paese. Un piccolo esercito protestante di 4.000 uomini, comandato dal capitano Poncenat (François de Boucé, signore di Poncenat) arrivò nella zona dell'Auvergne da est. Questo esercito si diresse a nord per unirsi al principe de Conde, che ora stava assediando Chartres. I cattolici, circa 5.000, comandati dal governatore dell'Auvergne, Gaspard di Montmorin-Saint-Hérem, intendevano bloccare il passaggio. Nell'esercito cattolico sono Antoine de Saint-Nectaire, vescovo di Puy, a capo della fanteria, e Jean Motier de La Fayette, signore di Hautefeuille, il cui castello si trovava proprio sul campo di battaglia. I protestanti, che provenivano da Viche, dove avevano attaccato edifici cattolici e bruciato il convento dei Celestini: la mattina del 6 gennaio attraversarono l'Alier.

La battaglia

L'esercito protestante, ai margini dell'altopiano che caratterizzava il luogo dello scontro, andò ad occupare la posizione più favorevole. Insieme all'avanguardia furono spediti 120 archibugieri, mentre parte della fanteria rimane in riserva e la cavalleria è di stanza a nord della chiesa di Cognat. I cattolici attraversarono il torrente che scorre ai piedi del paese, e attaccarono le postazioni protestanti: vennero così 'accolti' dal fuoco degli archibugieri protestanti in agguato e facilmente falciati da questo tiro. La seconda fase della battaglia è cpntraddistinta dal logico dal contrattacco protestante: scendendo verso la pianura, riuscirono velocemente ad accerchiare i loro avversari, cosa che indusse alla fuga i cattolici in ordine sparso.

Le conseguenze

I fuggitivi vennero inseguiti per un po' da Poncenat. Quest'ultimo, tornato al campo base (probabilmente a Cognat), non venne riconosciuto dalla sua famiglia e ucciso con un colpo di archibugio da uno dei suoi stessi soldati. Così, i cattolici con un centinaio di morti - compreso il signore di Cognat - non riuscirono a bloccare la strada ai protestanti. In ultima analisi quindi, questa battaglia restà un po' come un'incompiuta, poichè se i protestanti non ottennero una vittoria, almeno furono in grado di continuare il loro viaggio verso Chartres e il principe di Condé.