Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Tanga

2 - 5 novembre 1914

Gli avversari

Paul Emil von Lettow-Vorbeck (Saarlouis, 20 marzo 1870 - Amburgo, 9 marzo 1964)

Nato in una famiglia di tradizioni militari, studiò l'arte militare ricoprendo la carica di ufficiale di artiglieria. Inviato in Cina nel 1900 per reprimere la Rivolta dei Boxer, tra il 1904 e il 1908 ebbe poi il compito di soffocare la ribellione degli Ottentotti e degli Herero nell'Africa Tedesca del Sud-Ovest (corrispondente all'attuale Namibia). Ferito all'occhio sinistro, si vide costretto a ricevere cure mediche in Sudafrica. Durante la sua permanenza in questo paese, si guadagnò l'amicizia di Jan Smuts, suo futuro avversario nella Grande Guerra. Von Lettow-Vorbeck fu poi a capo del Secondo Battaglione della Marina Tedesca dal gennaio 1909 al gennaio del 1913. Comandò inoltre le forze note come "Schutztruppe" in Camerun. Nel 1914, von Lettow-Vorbeck fu nominato comandante del piccolo contingente composto da 3.000 soldati e dodici compagnie di ascari nell'Africa Orientale Tedesca (l'attuale Tanzania). Allo scoppio della guerra, consapevole della necessità di agire, ignorò gli ordini provenienti da Berlino e dal governatore della colonia, il dottor Heinrich von Schnee. Von Lettow-Vorbeck si preparò dunque a respingere un assalto britannico anfibio presso la città di Tanga, dove tra il 2 e il 5 novembre del 1914 combatté una delle sue più celebri battaglie. Raccolti i suoi uomini e i suoi pressoché inesistenti rifornimenti, decise poi di attaccare le linee ferroviarie britanniche nell'Africa orientale, ottenendo una seconda vittoria presso Jassin il 18 gennaio 1915. Sebbene questa vittoria gli avesse permesso di catturare fucili e altri rifornimenti e di migliorare il morale dei suoi uomini, nello scontro von Lettow-Vorbeck perse anche molti combattenti esperti, tra cui l'espatriato inglese Tom von Prince. La strategia di von Lettow-Vorbeck era del resto piuttosto semplice: sapendo che l'Africa orientale rappresentava un teatro di scontro secondario, egli cercò di tenervi impegnato il più alto numero possibile di truppe inglesi, in modo tale da tenerle lontane dal fronte europeo e contribuire in tal modo alla causa tedesca. Dopo alcune sconfitte, von Lettow-Vorbeck decise di evitare lo scontro diretto coi britannici, optando invece per una tattica di guerriglia che lo portò a guidare incursioni nelle colonie britanniche del Kenya e della Rhodesia. Obiettivi scelti dal generale tedesco erano i forti, le ferrovie e le linee di comunicazione britanniche, sempre nell'intento di distogliere le forze inglesi dall'Europa. Von Lettow-Vorbeck riuscì a radunare circa 12.000 uomini, per lo più ascari, tutti però ben addestrati e molto disciplinati. Gli ascari in particolare divennero celebri per la loro lealtà e per la loro abilità militare. Egli stesso, del resto, riuscì a guadagnarsi il rispetto dei suoi uomini.Soccorse poi l'equipaggio dell'incrociatore tedesco SMS Königsberg (comandato da Max Looff e affondato nel 1916 dagli inglesi sul delta del fiume Rufiji), recuperandone molti cannoni che furono poi convertiti in pezzi di artiglieria per le battaglie sulla terraferma.

Nel marzo 1916, le forze britanniche guidate da Jan Smuts sferrarono una formidabile offensiva (circa 45.000 uomini) contro le forze tedesche. Von Lettow-Vorbeck riuscì però a fare del clima e del territorio africano i suoi temibili alleati. Gli inglesi, tuttavia, continuarono ad inviare nuove truppe, costringendo il generale tedesco ad arretrare. Nonostante ciò, von Lettow-Vorbeck riuscì ad infliggere ai suoi avversari altre sconfitte, tra cui quella nella battaglia di Mahiwa dell'ottobre 1917, al cui termine i britannici lasciarono sul campo 1.600 uomini (a fronte di sole 100 perdite tra le forze tedesche). Consapevole della prossima sconfitta tedesca in Europa, von Lettow-Vorbeck riparò nella colonia portoghese del Mozambico, dove attaccò alcune guarnigioni portoghesi e dove raccolse nuove munizioni e uomini. Le forze tedesche rientrarono quindi nell'Africa Orientale Tedesca nell'agosto del 1918 ma solo per poi subito attaccare la Rhodesia (sfuggendo così alla trappola che gli inglesi avevano preparato loro nell'Africa Orientale Tedesca). Due giorni dopo la stipula dell'armistizio in Europa, von Lettow-Vorbeck vinse un'altra battaglia presso Kasama (13 novembre). Quando poi le voci sulla resa della Germania si rivelarono vere, anch'egli si arrese, seppur imbattuto, presso Abercorn, nel moderno Zambia (23 novembre 1918). Dopo la guerra, von Lettow-Vorbeck si adoperò per riportare in patria i soldati tedeschi e per garantire il giusto trattamento dei suoi soldati africani. Incontrò anche Sir Richard Meinertzhagen, capo dell'Ufficio dell'Intelligence Britannico, suo grande nemico durante il conflitto. Tornato poi in patria nel gennaio del 1919, venne accolto come un eroe e promosso a generale maggiore (questo fu, curiosamente, l'ultimo atto del Kaiser tedesco prima della caduta della monarchia). Del resto, alla fine della prima guerra mondiale, il contingente di von Lettow-Vorbeck fu l'unica forza tedesca a cui fu tributata una parata di vittoria sotto la Porta di Brandeburgo: si trattava non solo dell'unica forza a non essersi mai arresa al nemico, ma anche di quella che aveva riportato varie vittorie contro forze nemiche soverchianti e, infine, dell'unica ad essere riuscita ad invadere con successo un territorio britannico. Diventato un attivista di destra, von Lettow-Vorbeck prese parte alle convulse vicende politiche della Repubblica di Weimar, sedendo nel Reichstag dal 1929 al 1930. Quale membro del Partito Popolare Nazionale Tedesco (DNVP), si oppose ai nazisti che, inizialmente, tentarono di usare la sua "leggenda" per la loro causa. Nel 1938, all'età di 68 anni, venne nominato "generale per specifici scopi" ma non fu mai richiamato in servizio. Dopo il 1945, si ritirò definitivamente dalla vita pubblica, con l'unica eccezione di un viaggio nella sua seconda patria, l'Africa orientale, dove ricevette una calorosa accoglienza da parte dei suoi vecchi ascari. Smuts e altri ufficiali sudafricani e britannici suoi ex-avversari riuscirono ad ottenere per lui una piccola pensione da pagare fino alla sua morte. Un suo giovane ufficiale, Theodor von Hippel, si servì dell'esperienza maturata in Africa per creare i "Brandeburghesi", un commando tedesco dell'agenzia di intelligence Abwehr durante la seconda guerra mondiale. In occasione della sua morte, il governo tedesco decise di destinare una somma di denaro ai suoi ascari in Tanzania: venne istituito un Ufficio Cassa temporaneo a Mwanza, sul Lago Vittoria. Dei 350 anziani che si presentarono, solo un pugno di essi poterono esibire i certificati rilasciati loro da von Lettow nel 1918. Altri mostrarono brandelli delle loro vecchie uniformi come prova. Il banchiere tedesco responsabile della somma ebbe un'idea: al presentarsi di ognuno dei richiedenti, questi si vedeva consegnare una scopa. I veterani che ancora sapevano rispondere agli ordini di marcia impartiti in tedesco venivano considerati beneficiari provati del sussidio. Nessuno di essi fallì la prova.


Arthur Edward Aitken (Rochford, 25 maggio 1861 - Roma, 29 marzo 1924)

Nato a Rochford in Essex,nel 1861. Ha iniziato la sua carriera militare nel 1882 come un cavaliere. In seguito allo scoppio della prima guerra mondiale, Aitken ha condotto la prima incursione nell'Africa orientale tedesca al comando del Indian Expeditionary Force B. Gli 8000 soldati di Aitken furono sconfitti nella Battaglia di Tanga nel novembre del 1914 dalle forze di difesa tedesche guidati da Paul Emil von Lettow-Vorbeck. La battaglia è spesso conosciuta come la "Battaglia delle Api" per gli sciami di api che hanno ripetutamente interrotto i combattimenti, con entrambe gli schieramenti messi in fuga dagli insetti. Aitken era troppo sicuro di sé e non tentò alcuna ricognizione della zona. Le truppe di Aitken sconfitte batterono in ritirata. Gli inglesi misero a tacere i dettagli di questa sconfitta per diversi mesi. Dopo la battaglia di Tanga generale Aitken fu richiamato in Inghilterra, retrocesso a colonnello. Morì a Roma nel 1924, ed è sepolto nel Cimitero acattolico di Campo Cestio a Roma.

La genesi

L'Africa Orientale Tedesca (Deutsch-Ostafrikanische Gesellschaft, l'attuale Tanganica), era, dal 1885, la più vasta, ricca e importante delle colonie tedesche, con una superficie pari a due volte quella della madrepatria e una popolazione di oltre 7 milioni e mezzo di abitanti. La forza militare base della colonia era assai limitata: 70 ufficiali e 180 sottufficiali europei al comando di 2.500 ascari, più circa 2.000 poliziotti indigeni, ma con lo scoppio della guerra, vennero richiamati alle armi i coloni tedeschi insieme ad un certo numero di indigeni, finché alla fine del 1914 von Lettow-Vorbeck, il comandante delle forze tedesche, poteva disporre di circa 6.000 uomini, che salirono fino a un massimo di 12.000 alla fine del 1916. Quattro giorni dopo la dichiarazione di guerra da parte della Gran Bretagna alla Germnia, la squadra navale dell'ammiraglio King-Hall bombardò la stazione radio di Dar-es-Salaam, mentre i Tedeschi sbarravano l'accesso al porto affondando un bacino galleggiante davanti alle scogliere coralline. Nel mese di ottobre le forze dell'Africa Orientale Britannica, ricevuti rinforzi dall'India, effettuarono il primo serio tentativo d'invasione terrestre della colonia tedesca. Scortati dalle navi da guerra Fox e Goliath, 6 battaglioni per un totale di 8.000 uomini vennero sbarcati a Ras Kasone, nella baia di Mwanza. Il loro obiettivo era la conquista di Tanga, capolinea della ferrovia settentrionale tedesca, che sorge nella baia di Mwanza.

La battaglia

Il giorno 2 novembre il convoglio di quattordici navi da trasporto, guidate dall'incrociatore HMS Fox, arrivò nella città. Il capitano della nave inglese, comandante F.W. Caulfield, scese a terra e diede un'ora di tempo alla città per arrendersi ed ammainare la bandiera imperiale. Prima di reimbarcarsi, chiese se il porto fosse minato. Non lo era, ma i tedeschi risposero affermativamente. Dopo tre ore di attesa, visto che la bandiera era ancora al suo posto, l'incrociatore ripartì. Questo intervallo di tempo diede modo ai tedeschi di organizzare le difese. Infatti, al momento dell'arrivo degli inglesi, a Tanga vi era una sola compagnia di ascari. Il comandante tedesco Lewttow-Vorbeck, avvertito della situazione, iniziò a far affluire rinforzi tramite la ferrovia. Le truppe tedesche accorsero tramite ferrovia nella stessa baia, dando inizio allo scontro che perdurò dal 3 al 5 novembre, fra le piantagioni di palma da cocco e di gomma e macchie di foresta. Il 3 novembre, il generale Aitken ordinò alla colonna britannica di marciare sulla città, senza aver prima effettuato alcuna operazione di ricognizione, così le truppe indiane furono respinte dal fuoco degli ascari tedeschi, decisamente inferiori di numero. Il pomeriggio, gli inglesi tentarono un altro attacco, che si risolse in una serie di schermaglie contro la linea difensiva approntata dai tedeschi nella giungla. Tuttavia, gli spari disturbarono alcuni sciami di api, che, inferocite, si gettarono sui militari impegnati nella battaglia prendendo di mira, stranamente gli inglesi. Comunque, pare che le api misero fuori combattimento anche gli inservienti di due mitragliatrici tedesche. Nonostante un'inferiorità numerica di otto ad uno, Lettow-Vorbeck lanciò le sue truppe all'assalto, che respinsero i demoralizzati reparti indiani presso il punto di sbarco.

Le conseguenze

I britannici, non aspettandosi una resistenza di questo tipo furono costretti, la notte del 5 novembre, a reimbarcare le proprie truppe. Gli inglesi misero a tacere i dettagli di questa sconfitta per diversi mesi. Dopo la battaglia di Tanga generale Aitken fu richiamato in Inghilterra, retrocesso a colonnello, mentre nel gennaio 1915, i Britannici tentarono un nuovo attacco a Tanga, stavolta direttamente da terra, subendo una nuova sconfitta.



Tratto da:
"The Great War in Africa, 1914-1918", Byron Farwell. Norton, 1989
"World War One", Spencer Tucker, Priscilla Mary Roberts, Tucker, Santa Barbara, California, 2005