Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Battaglia di Qurna

3 - 9 dicembre 1914

Il comandante inglese

Sir Arthur Arnold Barrett (Carshalton, 3 giugno 1857 - Sharnbrook, 20 ottobre 1926)

Figlio di Alfred Barrett, un sacerdote, e di sua moglie, Emma Collins. Entrò come sottotenente nel 44º reggimento di fanteria il 10 settembre 1875 per poi unirsi al suo reggimento a Secunderabad, in India. Venne promosso a tenente nel giugno 1878. Fu inviato al 3° sikh, un reggimento del Punjab Frontier Force, e prese parte all'Assedio di Sherpur nel dicembre 1879, alla battaglia di Kandahar nel settembre 1880 e alla seconda guerra anglo-afghana. Fu trasferito al 5° Gorkha Rifles nel 1882 e, essendo stato promosso a capitano il 10 settembre 1886, prese parte alla Spedizione a Hunza Nagar nel 1891. Venne promosso a maggiore il 10 settembre 1895. Divenne comandante del 5° Gorkha Rifles nel 1899 e ricevette la promozione al grado sostanziale di tenente colonnello il 10 settembre 1901 e a colonnello il 11 ottobre 1902.

Nel 1903 divenne vice aiutante generale del Northern Command raggiungendo il grado di colonnello il 20 febbraio 1905. Fu promosso a maggiore generale il 1 dicembre 1906 e comandò il Nowshera Brigade nel 1907. Egli comandò la seconda brigata della Spedizione della Valle del Bazar nel mese di febbraio 1908 ed alle operazioni contro i Mohmand pochi mesi dopo. È stato nominato aiutante generale il 1 aprile 1909 e, essendo stato promosso a tenente generale il 23 ottobre 1911, gli venne dato il comando della Divisione Poona il 21 febbraio 1912. Con la dichiarazione di guerra dell'Impero ottomano, Barrett, nel novembre 1914, venne inviato in Mesopotamia con la sua divisione e occupò la città di Bassora nello stesso mese. Quando le truppe vennero riorganizzate sotto il comando di John Nixon, nel 1915, mantenne il comando della 6ª Divisione, ma ben presto si dimise a causa di problemi di salute e il comando passa a Charles Townshend. Egli ritornò in India e divenne comandante generale del Northern Command il 31 maggio 1916. Egli comandò le operazioni contro i Mahsud nel 1917. Fu promosso a generale il 1 agosto 1917.

La genesi

Già agli albori del XX secolo, le strategie polito-strategico-militari legate all'area del Golfo Persico erano legate al destino dei campi petroliferi della Persia sud-occidentale, sfruttati in quel periodo dalla Gran Bretagna. La vicinanza di questi campi con i confini dell'impero Turco, nuovo alleato austro-tedesco, creo' un ovvio motivo di forte interesse britannico ad agire nell'area. A questi grandi interessi economici, da parte inglese vennero aggiunti motivi di altra natura per agire militarmente in quelle aree che, seppur non sotto il controllo diretto di Londra, vivevano in una sorta protettorato militare britannico; Maometto V infatti, da Costantinopoli, aveva lanciato il proclama della "guerra santa" di tutti i musulmani contro l'Impero britannico, cosa che avrebbe avuto un effetto assai negativo sulla popolazione musulmana tra i sudditi dell'India.

La prima azione bellica nel Golfo Persico fu il bombardamento di forte Fao, chiave strategica per la raffineria di Abadan, il 6 novembre, giorno in cui le truppe anglo-indiane sbarcarono e intrapresero una rapida avanzata. La Brigata indiana prese rapidamente Abadan, sede di una importante raffineria e capolinea della conduttura proveniente da Ahwaz. Con la perdita di Abadan, la posizione turca andava complicandosi: all'alba dell'11 novembre le forze ottomane attaccarono l'accampamento britannico ma vennero sconfitti e dovettero ritirarsi. Il 19 novembre i britannici raggiunsero le posizioni ottomane nei pressi di Sahil ma una bufera ne rallentò l'avanzata. Dopo aver abbattuto le difese nemiche, i britannici inflissero pesanti perdite al nemico. L'esercito ottomano fu costretto a ritirarsi lasciando Bassora priva di difese e il 21 novembre il 104 reggimento di fucilieri Weesley ed il 117 reggimento indiano Mahrattas occupò la città, per poi, risalire il corso del fiume Tigri con obiettivo Qurna.

La battaglia

Il 3 dicembre, gli ottomani si fortificarono ad Al Qurna stessa. Una forza britannica, compopsta da due battaglioni indiani; il 104° fucilieri del Wellesley e il 110° fanteria leggera Mahratta, e una doppia compagnia di soldati britannici deal Norfolk Regiment accompagnato da diversi pezzi d'artiglierie. Le navi della Royal Navy sull'Eufrate tenevano gli Ottomani sotto un fuoco di sbarramento incessante mentre le truppe britanniche attraversavano il Tigri. Le truppe britanniche e indiane avanzavano quindi in campo aperto, ma ma solo dal 6, rafforzate dal resto del Norfolk Regiment, il 7° Rajput e 120° Fanteria insieme ad alcuni cannoni da montagna, cercarono una nuova decisiva avanzata. Gli Ottomani, da par loro, si erano trasferiti di nuovo sulle posizioni che avevano perso nel precedente attacco inglese, così, britannici e indiani dovettero combattere duramente per riprendere quelle stesse posizioni. Anche in questo attaco, riuscirono a spingere gli ottomani indietro, ma non fu abbastanza per attraversare il fiume nei pressi di Qurna. L'8, il 104° e 110° Fanteria furono inviati per un meticoloso pattugliamento sul Tigri per trovare un luogo adatto all'attraversamento. Riuscirono nell'intento, tanto che furon in grado di tagliare agli Ottomani la ritirata verso nord, mentre le cannoniere persistevano in un'azione di bombardamento efficace delle postazioni nemcihe in città. La notte dell'8 un piroscafo ottomano navigò lungo il fiume con luci e sirene accese, ed il Comandante Wilfrid Nunn, a capo della cannoniera britannica Espiegle, diede accesso a bordo a tre ufficiali ottomani per le negoziazioni in cui gli Ottomani specificavano di voler cedere la città per poi ritirarsi. Nunn, che non era in contatto con Fry, insistette per una resa incondizionata, richiesta che sconvolse gli ottomani, che si convinsero a dover accettare. Il 9 dicembre, il comandante ottomano, il colonnello Subhi Bey, il Wali o governatore di Bassora, si arresero con tutte le loro forze, consegnando come prigionieri, insieme a loro ben 42 ufficiali ottomani e 989 soldati. Le perdite britannico-indiane furono di circa 27 soldati uccisi e 242 feriti mentre, dal punto di vista delle forze navali i britannici persero due marinai uccisi e mentre 10 furono feriti.

Le conseguenze

I britannici si fermarono a Qurna, accontentandosi di monitorare le mosse del nemico che andava comunque rinforzandosi. Così, entro la metà di dicembre del 1914, il fronte della Mesopotamia meridionale si era stabilizzato e anche considerando le difficili condizioni in cui si trovava, l'armata anglo-indiana aveva, nel periodo tra il novembre ed il dicembre 1914, compiuto un piccolo capolavoro per rapidità ed efficienza, riuscendo a mettere sotto il proprio controllo l'oleodotto persiano e consentendo alle navi britanniche di risalire indisturbate lo Shatt-el-Arab sino alla raffineria di Abadan.



Tratto da:
"The Mesopotaims Campaign, 1914-1918, nella Storia Ufficiale inglese", MOBERY, F. J., voll. I-IV, 1923-27
"The long road to Baghdad", CANDLER, Edmund
"The First Iraq War, 1914-1918, Britain's Mesopotamian Campaign", A.J. Barker, Enigma, New York, 2009