Ars Bellica

Battaglie In Sintesi

Assedio di Barcellona

ottobre 800 - 3 aprile 801

Il condottiero franco

Guglièlmo di Gellone (anche Guglielmo d'Aquitania) santo - Benedettino (m. 812)

Figlio del conte Teodorico e nipote di Carlo Martello per parte di madre; fu incaricato da Carlo Magno della difesa della Marca di Spagna, che attuò con alterna fortuna, ma grande valore, sì da essere celebrato nelle chansons de ges tes. Nell'804 fondò il monastero di Gellone, imponendo ai monaci la riforma di Benedetto d'Aniane; nell'806 vi entrò egli stesso accettando di compiere i lavori più umili e di sottoporsi alle più austere penitenze. Venerato subito dopo la morte come santo, fu canonizzato da Alessandro II nel 1066; festa, 28 maggio.

La genesi

All'inizio dell'VIII secolo, quando il regno visigoto fu conquistato dalle truppe musulmane del califfato omayyade, Barcellona fu presa dal wali musulmano di Al-Andalus, Al-Hurr ibn Abd al-Rahman al-Thaqafi; e dopo il fallimento dell'invasione musulmana della Gallia con le sconfitte nelle battaglie di Tolosa nel 721 e di Tours nel 732, la città fu integrata nella Marca Superiore di Al-Andalus.
Dal 759 in poi il Regno dei Franchi passò all'attacco intraprendendo la conquista dei territori sotto la dominazione musulmana. La cattura della città di Narbona da parte delle forze del re franco Pipino il Breve, portò il confine fino ai Pirenei. L'avanzata franca non si fermò, però fallì davanti a Saragozza, quando Carlo Magno fu costretto a ritirarsi e subì una battuta d'arresto a Roncisvalle per mano delle forze basche alleate dei musulmani. Ma, nel 785, la ribellione degli abitanti di Girona, che aprirono le porte all'esercito franco, spinse verso ancora il confine tra i due regni e aprì la strada ad un attacco diretto contro Barcellona. Rostaing, parente di Carlo Magno, fu nominato capo di una vasta contea che si estendeva anche sulle antiche città di Girona, Empúries e Besalú.

L'Emirato di Cordoba si trovò così in crisi: l'emiro omayyade Al-Hakam I , asceso al trono nel 796, dovette combattere contro le pretese dei suoi zii, Sulayman e Ubayd-Allah Abu-Marwan, che si erano ribellati dopo la morte di Hisham I. Nel 798, il conte di Tolosa nonchè marchese di Settimania, Guglielmo di Gellone, fu incaricato di coordinare le operazioni per la conquista della Marca Superiore di Al-Andalus. Questi convocò un'assemblea a Tolosa, alla quale parteciparono gli ambasciatori del re delle Asturie, Alfonso II, e Bahlul Ibn Marzuq, un capo dei muwallad in rivolta contro l'emiro Al-Hakam I, che aveva preso Saragozza. Nel 799, Bahlul conquistò anche Huesca dopo aver cacciato i Banu Salama, una famiglia fedele ad Al-Hakam I.

La battaglia

Il 20 agosto 800, un considerevole esercito fu radunato sotto l'autorità del figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, nominato re d'Aquitania da suo padre nel 781. Questta truppa era composto da truppe di Aquitania, Guascogna, Borgogna e Settimania, ed era dotata di molte armi d'assedio. L'esercito stesso era diviso in tre corpi: il primo, comandato dal conte di Girona, Rostaing, guidò l'assedio ai piedi della città; il secondo, guidato dai conti di Tolosa e Narbona, Guglielmo di Gellone e Adhemar, prese posizione tra le città di Lleida e Saragozza in mano musulmana, onde opporsi all'arrivo di truppe di soccorso musulmane da Cordoba; il terzo corpo, comandato dallo stesso Ludovico il Pio, era incaricato di proteggere la valle del Rossiglione.

Le truppe di Rostaing arrivarono sotto le mura di Barcellona nell'ottobre dell'800. Il wali musulmano di Barcellona, Sa'dun al Ruayni, vedendo che l'assedio stava per iniziare, lasciò la città per chiedere aiuto a Cordoba, ma fu scoperto e catturato dalle truppe dei Franchi, che poi lo inviarono alla corte di Aquisgrana dove fu condannato all'esilio. Un certo Harun assunse quindi il controllo di Barcellona.

Durante l'inverno dell'800-801, le truppe di Guglielmo di Gellone e Adhémar di Narbona assediarono Lleida e Huesca, devastando i loro dintorni. Ad ovest dei Pirenei, una rivolta del popolo di Pamplona contro l'occupazione musulmana servì da diversivo. Ludovico il Pio, fu chiamato in aiuto nell'assalto finale alla città e giunse davanti a Barcellona nel febbraio 801. Il 3 aprile 801, Harun, comandante di Barcellona accettò i termini per consegnare la città, stremato dalla fame, dalle privazioni e dagli attacchi continui; gli abitanti di Barcellona, quindi, aprirono le porte della città all'esercito carolingio. Luigi entrò in città preceduto da preti e clero che cantavano salmi, recandosi in una chiesa per rendere grazie a Dio.

Le conseguenze

I Carolingi fecero di Barcellona la capitale della Contea di Barcellona e la incorporarono nelle Marca di Spagna. L'autorità doveva essere esercitata in città dal Conte e dal Vescovo. Bera, figlio del conte di Tolosa, Guglielmo di Gellone, fu nominato primo conte di Barcellona.

Il territorio conquistato aveva però diversi punti deboli, e un confine vulnerabile che lo rendeva scarsamente difeso da possibili attacchi musulmani dall'Alta Marca, riorganizzata intorno a Saragozza e alla sua base avanzata di Lleida. Il confine, lungo la valle del Llobregat, fu rafforzato, e i Carolingi avrebbero poi cercato di conquistare, senza successo, Tortosa negli anni successivi e Huesca nell'807 e nell'812.